Briatore: Alonso il migliore, Webber primo pilota, Button fuori


Parla Flavio e come sempre le sue indicazioni sono chiare e dirette. Secondo l’italiano la Red Bull dovrebbe adottare la stessa gestione piloti che da anni la Ferrari utilizza. Non è esplicito Briatore, ma non è parso contento vedere arrivare Vettel prima di Webber a Singapore.

Non capisco molte cose. Vettel ha preso molti punti a Singapore da Webber, facendo un regalo alla Ferrari” ha spiegato l’italiano ribadendo che il team austriaco potrebbe rischiare di non vincere il titolo.

Per quanto riguarda il principale rivale di Webber, Briatore non ha dubbi ed indica in Alonso la miglior guida in Formula 1:” E’ la persona più forte. Sa guidare la squadra nella direzione giusta. Sena di lui la Renault non avrebbe vinto due titoli”.

Alonso è un top driver e la Ferrari ha dimostrato di essere una grande squadra. Fernando ha contribuito con la sua classe, le sue capacità, ma gli uomini nel garage, durante il pit stop contano moltoBriatore ha detto.

La Renault punta su Kubica e dimentica Alonso

kubicaDalla Spagna alla Polonia. Il team Reanult, rimasto orfano di Fernando Alonso, ha deciso di puntare su Robert Kubica che avrà il compito di far dimenticare le gesta dell’asturiano. Dopo il ritiro della Bmw, il pilota polacco, che si era accordato con la scuderia francese ad inizio ottobre, è approdato in Renault e ha già iniziato la preparazione in vista del mondiale 2010. In questi giorni Kubica ha persino interrotto le vacanze invernali per fare visita alla sede inglese della Renault a Enstone, dove ha incontrato il nuovo direttore sportivo Eric Boullier che ha preso il posto di Flavio Briatore. Il pilota ha visitato la galleria del vento assistendo agli ultimi sviluppi aerodinamici della monoposto. “È bello ritornare e vedere che sono cambiate molte cose – ha detto Kubica –. La nuova sede è più grande e ci sono molti vantaggi che possono aiutarci a costruire una vettura più competitiva. Nel team c’è un’ottima atmosfera e tutti sembrano motivati a lottare per vincere quasi quanto me”.

Briatore: “Lontano dalla F.1 per tanto tempo”

briatore2Il rapporto tra Flavio Briatore e la Formula 1 è arrivato al termine. Nonostante l’ipotesi di non rivedere più nel Circus l’ex team manager della Renault sembra così strana, Briatore ha confermato che per un bel pezzo non ha intenzione di tornare sui circuiti. Dopo essere stato accusato della vicenda che ha visto coinvolto Nelsinho Piquet (costretto ad uscire di pista nel Gran Premio di Singapore per favorire il compagno di squadra Fernando Alonso, almeno questa è la tesi del brasiliano), radiato dalla Fia, quindi scagionato (ma solo perché la Federazione non poteva prendere decisioni in merito) dal Tribunal de la Grande Istance di Parigi, Briatore ha deciso di dire addio alla F.1. “Dovranno fare a meno di meno per lungo tempo. Mi voglio prendere tutto il tempo necessario per il mio nuovo ruolo di padre” ha detto l’ex manager della scuderia francese .

F.1, caso Briatore: la Fia passa al contrattacco

briatore_headshotLa Renault batte la Fia 2-0. Almeno per ora. Nel day after la vittoria in sede civile da parte di Flavio Briatore, ex team manager della scuderia francese e di Pat Symonds, ex direttore tecnico, reintegrati nel mondo della Formula 1 dal Tribunal de la Grande Instance del tribunale di Parigi, è tempo di commenti. Briatore era stato squalificato a vita lo scorso settembre dalla Fia, ma secondo la sentenza parigina, la decisione è “irregolare” e per questo ha anche ottenuto un risarcimento di 15mila euro, nonostante la richiesta fosse di 1 milione. Si chiude così forse l’ultimo capitolo dell’era Mosley in F.1: non è un mistero che l’ex boss della Fia volesse riprendersi qualche rivincita sui team che durante la stagione appena conclusa avevano minacciato di lasciare la Federazione per dare vita ad un campionato parallelo.

F.1, Button: “Voglio tenermi stretto il numero 1”

buttonDa “paracarro” (secondo la definizione di Flavio Briatore) a campione del Mondo. Il passo che ha separato un’anonima carriera dal trionfo in Formula 1 è stato piuttosto breve per Jenson Button che a inizio stagione 2009 si era quasi ritrovato senza un team per poi sorprendere tutti vincendo il titolo piloti e contribuendo alla vittoria in quello costruttori della Brawn Gp. E dopo il 2009 esaltante, il pilota inglese ha deciso di cambiare scuderia, finendo alla McLaren al fianco dell’altro inglese Lewis Hamilton, campione del Mondo 2008.

F.1, Briatore vince la causa civile contro la Fia: condanna annullata

briatoreClamoroso. Flavio Briatore, squalificato a vita dalla Formula 1 il 21 settembre scorso dalla Fia, è stato reintegrato nel circus. Il tribunale di Parigi, riunitosi oggi, per mano della quinta camera del Tribunal de la Grande Instance, ha accettato la richiesta del team manager della Renault che aveva intentato una causa civile contro la Federazione dopo la sentenza con la condizionale per i fatti del Gran Premio di Singapore del 2008. Secondo Briatore la condanna era stata influenzata da Max Mosley, l’ex presidente della Fia che ha recentemente passato il testimone a Jean Todt.

F1, Renault fuori dal Mondiale 2010?

f1_Renault_2009

Si è già detto del clamoroso addio di Toyota alla Formula Uno, annunciato in una valle di lacrime dai vertici del club, giunto peraltro dopo le defezioni di colossi quale la Bmw, la Honda e la Bridgestone, ma pare che per il circo dei motori non sia ancora tutto. Come se non bastasse, arrivano le grosse perplessità di Renault che ha già annunciato di non sapere quale scenario si prospetterà per la scuderia nel 2010: forse la casa francese parteciperà al Mondiale, forse no.

Rischia di diventare l’ennesima batosta per un contesto che – con l’avvento di Jean Todt alla Presidenza Fia – avrebbe dovuto risollevarsi e cancellare gli scandali più recenti – uno dei quali ha visto come protagonista proprio la scuderia francese – ma in realtà vede davanti a sè nubi nere e cariche d’acqua. Inutile nascondere che le parole dell’Amministratore Delegato di Renault, Carlos Ghosn, non siano affatto servite a sciogliere i dubbi:

Todt Presidente Fia, le prime reazioni

jean-todt-fiaIl vincitore e lo sconfitto. Ovvero, Jean Todt e Ari Vatanen. Per il francese, l’incarico a Presidente Fia è arrivato in seguito ad una votazione netta: punteggio chiaro, con il finlandese a cui non resta che insaccare la batosta e tentare di ripartire. Le prime dichiarazioni a caldo, dopo l’avvenuta proclamazione, sono proprio dei due candidati. Jean Todt ha toccato più di un argomento e coinvolto più di un personaggio nella sua analisi post – voto:

“Voglio creare una commissione disciplinare indipendente. Le ultime controversie hanno aperto gli occhi alla gente. Potrei nominare un vice che mi coadiuvi nell’attività: Michael Schumacher per me è come un figlio, ci sarà sempre un posto per lui. C’è stato prima, c’è adesso e ci sarà anche dopo. Non è vero che io ho avuto dei problemi con Luca Cordero di Montezemolo,  è stato anzi la prima persona che ho sentito oggi dopo essere stato eletto e anche ieri sera mi ha mandato un messaggio sms molto carino. Rispetto alla vicenda che ha coinvolto Flavio Briatore, la competenza è del tribunale civile, la Fia non è coinvolta direttamente. Quello che conosco dell’organizzazione è dietro la porta. Ora quella porta devo aprirla”.

Gli fanno seguito le dichiarazioni di resa, ma anche la ferma contrarietà, di Vatanen, a cui è parso che l’intento dei più sia stato quello di cambiare – come accade spesso – per non cambiare nulla:

Fia: bye Mosley, Todt Presidente; per Vatanen è batosta

todt-presidente-fia

Finisce come preannunciato da tempo: Jean Todt è stato eletto nuovo Presidente Fia (Federazione Internazionale Automobilismo) sconfiggendo nettamente il proprio avversario, il finlandese Ari Vatanen in quello che pare essere senza alcun dubbio un verdetto plebiscitario. Scontata l’elezione dell’ex Ferrari e Peugeot, a cui tocca l’arduo compito di sostituire Max Mosley in una fase cruciale per la Formula Uno.

Il circus dei motori, infatti, sta vivendo un periodo non facile a seguito degli scandali avvenuti a ruota e che hanno coinvolto più di una scuderia (in tempi recenti, Renault e McLaren) e personaggi che erano vero riferimento del contesto (Flavio Briatore in primis, con l’ex vertice Fia Max Mosley appena a ruota). Prendere le redini della F1 in questa fase è impresa delicata ma anche affascinante: al neo Presidente toccherà inevitabilmente riportare credibilità in uno sport che ha smesso di essre limpido e trasparente.