USF1 e Campos Meta vicini alla fusione. Ecclestone approva

Un destino comune, quello della Campos Meta 1 e della USF1. Le due nuove scuderie di Formula 1 stanno attraversando un pessimo periodo: entrambe devono fare i conti con problemi economici che mettono a serio rischio la partecipazione al prossimo campionato di F.1. Ma in queste ore si sta facendo più concreta un’ipotesi piuttosto interessante. Secondo le voci che si inseguono nel mondo del Circus, la Campos Meta 1 e la USF1 starebbero negoziando una fusione per riuscire a presentarsi in tempo per il primo Gran Premio della stagione – in programma in Bahrain il prossimo 14 di marzo –.

USF1 in crisi economica chiede aiuto alla Fia

La USF1 chiede aiuto alla Fia. La vita della neonata scuderia di Formula 1 è già in pericolo prima ancora che la stagione 2010 inizi. Dei problemi dalla USF1 ne abbiamo già parlato a lungo, ma oggi c’è da registrare la richiesta ufficiale del team a stelle e strisce che si rivolge addirittura alla Federazione per riuscire a trovare una soluzione in vista del primo impegno del campionato. Il 12 marzo le monoposto si ritroveranno in pista in Bahrain, ma con grande probabilità le vetture dalla USF1 dovranno dare forfait. Il presidente del team, Ken Anderson, ha ammesso di aver iniziato una trattativa con la Fia per chiedere di poter saltare le prime quattro gare della stagione. Non solo una come si sperava, quindi, ma addirittura quattro, con l’esordio della USF1 che avverrebbe a Barcellona il 7 maggio, quando le altre scuderie avranno già disputato il Gram Premio del Bahrain, d’Australia (26-28 marzo), della Malesia (2-4 aprile) e di Cina (16-18 aprile). In una nota pubblicata dal “The New York Times”, Anderson ha spiegato che la scuderia sta attraversando un difficile periodo, dovuto ai problemi finanziari.

Todt: “Nè con Schumacher nè con la Ferrari, ma con la Fia”

Jean Todt scopre le carte. “Sono un tifoso della Fia, non della Ferrari” ha dichiarato il presidente della Federazione che dallo scorso autunno ha preso il posto di Max Mosley. Ieri ricorrevano i primi 100 giorni di mandato del francese ex Ferrari che alla stampa ha dichiarato: “Non ho rilasciato nessuna intervista dal primo giorno che mi sono insediato come nuovo presidente della Fia. Adesso vorrei rompere il silenzio”. E dopo 100 giorni, Todts ha voluto prima ricordare che la Federazione non si occupa solo di macchine: “La Fia è anche ambiente, viabilità e sicurezza: tutte cose molto importanti, ma che passano sempre sotto silenzio. Aiutare a salvare molte vite è il nostro principale obiettivo”.

La Fia accetta le proposte dei team sul nuovo regolamento

La Formula 1 cambia ancora. Nuova formula per l’assegnazione dei punteggi e nuove regole sugli pneumatici. La Formula One Commission ha infatti deciso di accettare le proposte di modifica del nuovo regolamento avanzate dai team che avevano chiesto alla Fia di rivedere una serie di novità introdotte da questa stagione. Il segnale è positivo: l’era di Max Mosley sembra essere finita sul serio. La Federazione e le scuderie sono tornate a dialogare e questo non potrà che giovare al clima di F.1. La Fia aveva deciso di assegnare nuovi punteggi ai primi dieci piloti, premiando quindi due posizioni in più rispetto allo scorso anno, quando i punti venivano assegnati solo fino all’ottavo classificato. La Federazione proponeva un sistema di punteggio così riassumibile: 25-20-15-10-8-6-5-3-2-1.

F.1, la vittoria sarà negli pneumatici

Per seguire la prossima stagione di Formula 1 sarà necessario ripassare le nuove regole. Oppure tenersi vicino il nuovo regolamento, altrimenti si rischia di non capire più niente. Sappiamo già che le monoposto non potranno fermarsi ai box per effettuare il rifornimento (problema arginato aumentando la capienza dei serbatoi, che hanno costretto i tecnici ad alleggerire le vetture negli altri componenti), ma da oggi dobbiamo anche sapere che le scuderie hanno introdotto un’ulteriore novità. È stato infatti deciso dai team che i piloti si presentino sulla griglia di partenza con gli pneumatici utilizzati per effettuare il miglior giro durante le qualifiche ufficiali del sabato.

F.1, la Fota propone il nuovo sistema di assegnazione dei punteggi

puntiAddio cara vecchia Formula 1. Il campionato 2010 sarà una stagione destinata a lasciare il segno. Non solo per il ritorno in pista del sette volte campione del mondo, Michael Schumacher, non tanto per lo sbarco della Mercedes con la sua squadra tedesca e neppure per la presenza di ben quattro campioni iridati e di quattro nuovi team. Piuttosto per il nuovo sistema di assegnazione dei punti. Se fino allo scorso anno al pilota che trionfava nel Gran Premio erano riservati 10 punti, con 8 al secondo, 6 al terzo e poi via via fino all’ottavo che ne riceveva solo 1, da marzo la Fia ha introdotto un sistema di punteggio simile a quello in vigore nel motomondiale. Quindi: 25 per il vincitore, 20 al secondo, 15 al terzo, 10 al quarto, 8 al quinto, 6 al sesto, 5 al settimo, 3 all’ottavo, 2 al nono e 1 solo al decimo.

F.1, Briatore vince la causa civile contro la Fia: condanna annullata

briatoreClamoroso. Flavio Briatore, squalificato a vita dalla Formula 1 il 21 settembre scorso dalla Fia, è stato reintegrato nel circus. Il tribunale di Parigi, riunitosi oggi, per mano della quinta camera del Tribunal de la Grande Instance, ha accettato la richiesta del team manager della Renault che aveva intentato una causa civile contro la Federazione dopo la sentenza con la condizionale per i fatti del Gran Premio di Singapore del 2008. Secondo Briatore la condanna era stata influenzata da Max Mosley, l’ex presidente della Fia che ha recentemente passato il testimone a Jean Todt.

F1 2010: Fia, Fota, Ferrari e Vatanen commentano rinunce (Toyota) e dubbi (Renault)

ari-vatanenE’ il momento della rabbia, cui seguirà quello – a dati di fatto metabolizzati – della rassegnazione. Ad assistere al Mondiale di Formula Uno 2010 senza parte dei protagonisti indiscussi del circus dei motori. Per ora l’addio recente è quello della Toyota, che ha annunciato di non prendere parte alla stagione prossima per evidenti motivi di crisi economica.

A questo, si aggiungono gli abbandoni già annunciati di Bmw e Bridgestone. Cui va a fare compagnia l’eventuale rinuncia della Renault che, tuttavia, ha preso ancora del tempo per decidere. E’ ancora il momento della rabbia perchè, agli annunci appena enunciati, hanno fatto seguito più di una reazione. La prima è arrivata dalla Fia, secondo cui la Toyota è in una posizione delicata perchè i vertici del team giapponese avevano firmato a luglio il rinnovo del Patto della Concordia, col quale si sono vincolati alla F1 – con annessi diritti commerciali – fino al 2012.

Fia: bye Mosley, Todt Presidente; per Vatanen è batosta

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Finisce come preannunciato da tempo: Jean Todt è stato eletto nuovo Presidente Fia (Federazione Internazionale Automobilismo) sconfiggendo nettamente il proprio avversario, il finlandese Ari Vatanen in quello che pare essere senza alcun dubbio un verdetto plebiscitario. Scontata l’elezione dell’ex Ferrari e Peugeot, a cui tocca l’arduo compito di sostituire Max Mosley in una fase cruciale per la Formula Uno.

Il circus dei motori, infatti, sta vivendo un periodo non facile a seguito degli scandali avvenuti a ruota e che hanno coinvolto più di una scuderia (in tempi recenti, Renault e McLaren) e personaggi che erano vero riferimento del contesto (Flavio Briatore in primis, con l’ex vertice Fia Max Mosley appena a ruota). Prendere le redini della F1 in questa fase è impresa delicata ma anche affascinante: al neo Presidente toccherà inevitabilmente riportare credibilità in uno sport che ha smesso di essre limpido e trasparente.

Max Mosley: “Fia, Todt è Presidente ideale”

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L’avvicinarsi dela pensione (mandato in scadenza, ndr) sta ringalluzzendo Max Mosley che, da qualche tempo a questa parte, non perde occasione per rilasciare dichiarazioni inerenti al presente più immediato e al futuro più prossimo del contesto della Formula Uno.

Stavolta, dopo aver sentenziato ulteriormente sull’episodio che ha interessato la Renault e Flavio Briatore attaccando nuovamente l’operato di quest’ultimo, è tornato a sviluppare il “Mosley-pensiero” a proposito del successore in Fia. Stavolta, non c’è condanna nelle sue parole ma unappoggio incondizionato verso clui che, a detto di Mosley, può essere considerato l’nico vero erede ai vertici della Federazione. Ovvero, Jean Todt.

Tuttavia, vista l’antipatia che suscita il personaggio a più di un addetto ai lavori e a buona parte delgli appassionati, non siamo sicuri del fatto che abbia reso un servigio all’ex ferrarista:

F1: dossier Fia su caso Briatore, spunta Mister X. Flavio pronto alla contro mossa?

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Lo abbiamo lasciato senza neppure averlo potuto vedere, ascoltare, sentirlo replicare. La risposta di Flavio Briatore alle accuse e alla successiva condanna inflittagli dalla Fia – radiazione a vita dalla Formula 1 – sta per ora tutta nel breve inciso dato in pasto al Daily Mirror:

“Lascio per il bene del team” (frase antecedente alla radiazione ma relativa alle precedenti dimissioni, ndr).

A scelto di tacere, un gesto che lascia più di una interpretazione. A parlare, dopo la sentenza, ci hanno pensato in tanti (Piquet jr., Max Mosley tra i primi; a ruota Nico Rosberg, arrivato secondo a Singapore 2008 e fermo nel rivendicare una vittoria legittima e mai arrivata) ma arriva poche ore fa la presa di posizione di Bernie Ecclestone, patron del circo dei motori, il quale non può che esternare la propria solidarietà a Briatore.

Anche in questo caso, poche parole che vanno in soccorso del general manager italiano, con cui Ecclestone non è affatto in cattivi rapporti, lasciate in mostra sul quotidiano on line “El Mundo“:

“E’ una punizione troppo dura, non la meritava. Le scuse avrebbero dovuto aiutarlo”.

F1, clamoroso Fia: Briatore radiato a vita. Lo zampino di Mosley?

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Clamoroso in Formula 1. Lo diciamo subito: Flavio Briatore è stato radiato. Per lui, la Formula 1 è un percorso precluso a vita. Lo ha deciso il Consiglio Mondiale della Fia riunitosi oggi a Parigi.

Il verdetto è stato reso noto pochi minuti fa e rimanda al caso “Singapore 2008” che ha visto protagonisti in questi gironi Nelson Piquet jr. e l’ex direttore generale del team Renault, che già aveva rassegnato le dimissioni. Non solo Briatore a pagare, ma in realtà è come se fosse così: per la scuderia francese, infatti, una sospendere di due anni con la condizionale (come dire, per ora non accade nulla ma attenzione, perchè un secondo episodio nell’arco di due anni porterebbe a sanzioni inevitabili).

F1, Briatore denuncia Piquet jr., che contrattacca: “Ha manie di onnipotenza”

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Il circo dello spettacolo che è sempre stato la Formula 1 rischia di diventare, in questi frangenti, il baracchino della comicità assoluta. Viene da sorridere, ma tant’è. Nel vivo della vicenda che ha interessato in maniera diretta Flavio Briatore, la famiglia Piquet e il gruppo Renault (che, a quanto pare, è la vera vittima della situazione), accade che ogni giorno si assiste ad una nuova versione / visione di quanto accaduto.

Ricapitolando: Singapore 2008, Piquet jr. su Renault va fuori pista (dice di aver seguito ordini di scuderia al fine di consentire alla safety car di intervenire e garantire la vittoria a Fernando Alonso, ndr). Il minore della dinastia Piquet riferisce tutto alla Fia, in un’accusa diretta nei confronti del general manager: Flavio Briatore.

F1, “As” sul caso-Piquet: Renault-Briatore, pronto il licenziamento “a tempo”

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Come accade spesso, le notizie cariche di clamore arrivano – con largo anticipo rispetto all’evoluzione dei fatti – dalla Spagna, fonte il quotidiano sportivo “As”. La notizia riprende la recente diatriba tra Nelson Piquet jr e Flavio Briatore, con il primo fermo nell’accusare il suo ex direttore generale per quanto accadde nel corso del Gp di Singapore del 2008.

La versione del minore dei Piquet è che Briatore lo averbbe spinto a causare un incidente col fine di favorire una buona prestazione di Fernando Alonso. La replica dell’italiano non si è fatta attendere: secca smentita e minaccia di denuncia.

Ora, per togliersi dall’embasse del caso, pare che la Renault stia pensando alla sostituzione dello stesso Briatore: in tal modo, si eviterebbero eventuali conseguenze disciplinari legate all’episodio e la compagnia francese scamperebbe un contrasto “da punto interrogativo” con la Fia.