Il pilota brasiliano spiega ai microfoni la sua passata convivenza con la pressione, esperienza che gli permette di padroneggiare l’attuale stress in Ferrari.
Massa ha i buoni propositi per la seconda parte del 2012, così come li ha Stefano Domenicali, ma in tanto la stampa tedesca in una classifica generale ha messo il pilota in 17ma posizione, diversamente da Alonso che è stabile in vetta.
Tra due settimane riparte la Formula 1 e il pilota spagnolo ammette quelli che secondo lui sono le vere minacce alla sua attuale leadership.
In un campionato vario, dove tutti possono vincere e forse a vantaggio del ferrarista, Fernando ha escluso il gruppo e si concentra sui suoi storici rivali: il tedesco Vettel e l’anglocaraibico Hamilton.
Hirohide Hamashima, ingegnere giapponese voluto da Maranello per comprendere le gomme, ha fatto il punto della situazione ed ha ammesso che la squadra italiana deve ancora capire i segreti degli pneumatici Pirelli.
Hamashima ha fatto un confronto con la Bridgestone, azienda per la quale ha lavorato ed ha stilato una differenza tra le due aziende. Insoddisfatto dal lavoro della Ferrari, l’ingegnere ha però elogiato Fernando Alonso, in quanto il pilota è stato capace in più occasioni di sfruttare il loro potenziale.
Sono punti di vista completamente diversi. Nico Hulkenberg, anch’esso collegato alla Ferrari per affiancare Fernando Alonso ha rilasciato dei commenti di disinteresse verso la squadra italiana.
Diversamente Felipe Massa ha spiegato come l’annuncio di Webber di rimanere in Red Bull non gli ha semplificato la convivenza, perché Maranello pretende altri risultati come Silverstone.
Felipe sta pagando. Quello che la Ferrari gli ha chiesto, nelle ultime gare è stato concretizzato e oggi Felipe ha seriamente rischiato di salire sul podio insieme ad Alonso.
Finalmente per il team italiano arrivano i primi e veri risultati nel campionato costruttori. Secondi solo dietro alla Red Bull che non è più irraggiungibile e Massa che finalmente è un valido contribuente di punti, può pretendere una riconferma dalla Ferrari per il 2013.
La Ferrari è a Silverstone ed Alonso ha immediatamente precisato ai microfoni che i suoi pensieri hanno la priorità di migliorare la F2012, perché bensì il vantaggio di 20 punti in classifica piloti, ci sono ancora macchine più veloci della Ferrari che mettono in serio rischio il titolo iridato.
Il week-end dello spagnolo inizia però in discesa: qui c’è la consapevolezza di avere una macchina adattabile alle velocissime curve.
Notizia straordinaria per gli italiani. La McLaren è interessata ai progetti della Ferrari, in particolare ad aver attirato l’attenzione del direttore tecnico Paddy Lowe, è la rivoluzionaria sospensione anteriore pull-rod.
Soggetta a critiche durante l’inizio dell’anno, sembra che la soluzione innovativa sia piaciuta tanto da diventare un punto di riferimento per la concorrenza che negli ultimi anni ha rivelato una netta superiorità.
Livio Oricchio, esperto giornalista brasiliano, ha voluto fare luce sulle sostenute voci che indicano Sebastian Vettel già sotto contratto Ferrari con trasferimento immediato nel 2014.
Ad aver dato per scontato tale notizia è stato Giorgio Terruzzi, giornalista italiano che lavora per Mediaset. La Ferrari sarebbe così decisa a lasciare invariata l’attuale coppia Alonso- Massa almeno per un’altro anno, per poi affiancare tra due stagioni allo spagnolo, il campione in carica tedesco.
Tanto lavoro a Valencia per il team italiano. Lo sviluppo della F2012 continuerà e vedrà interessate le zone anteriori, centrali e forse posteriori, ma giunti a metà stagione il Cavallino si affaccia già al futuro.
Sono previsti studi per l’evoluzione della macchina in vista del 2013 e studi su un nuovo telaio per adattare le novità del 2014, che vedranno in primis l’introduzione dei nuovi motori a sei cilindri.
Fiato sospeto per i piloti della Formula 1. Perez il più vicino candidato al sedile di Felipe Massa è stato giudicato quale pilota non idoneo per affiancare Fernando Alonso.
A dirlo direttamente il presidente Luca Cordero di Montezemolo, il quale ha espresso la sua disponibilità a concedere ancora tempo a Massa, nella speranza che i miglioramenti a Monaco non abbiano rappresentato esclusivamente una piccola parentesi. Il futuro è lontano per Montezemolo, ma la certezza è che la Ferrari vuole un pilota esperto
La Ferrari può diventare campione del mondo secondo il presidente Luca Cordero di Montezemolo.
Ad inizio stagione nessuno ci avrebbe scommesso ma date le strane circostanze il presidente invita i suoi uomini ad approfittarne, traendo il massimo e dimostrando di essere i migliori. E mentre Montezemolo incoraggia la carta vincente Alonso, il direttore tecnico Pat Fry svela gli aggiornamenti per Monaco, anche se la Ferrari è già proiettata verso il Gran Premio del Canada.
Mai come negli ultimi anni si era vista tanta fiducia in casa Ferrari in vista della fase europea.
A Fiorano il presidente Montezemolo, Alonso e Stefano Domenicali hanno rilasciato le interviste nella giornata dedicata al trentesimo anniversario dalla morte di Gilles Villeneuve. Tutti vogliono la svolta e ci credono. Montezemolo ha chiesto esplicitamente una macchina nuova, in grado di vincere. Alonso ha confermato dicendo che da ora in poi il suo obiettivo sarà quello di diventare campione del mondo.
Come la seconda giornata, il francese della Lotus ha terminato i test al Mugello davanti a tutti con un tempo di 1:21.035.
Dietro Vettel e il ferrarista Alonso, autore questa mattina di un incidente che lo ha fermato ai box. I risultati più evidenti indicano un miglioramento da parte della Ferrari di tre o cinque decimi, ma è chiaro che McLaren e Red Bull sono ancora davanti rispetto a tutti. Nel pomeriggio i team sono stati impegnati in long-run, diversamente dalla mattina. Presenti due bandiere rosse causate da Kovalainen e Sergio Perez.
E’ iniziato male l’ultimo giorno dei Test al Mugello per la Ferrari, il più atteso, necessario per provare il grosso degli aggiornamento.
Alonso ha incidentato la Ferrari dopo aver effettuato 19 giri rimanendo fermo sul Correntaio. Lo spagnolo fino ad all’ora era stato l’unico ad aver guidato per così tanto tempo, confermando l’impegno del team italiano nel testare più a lungo per raccogliere il maggior numero di dati possibili.