Formula 1, giallo in casa Mercedes. Schumacher favorito dalla squadra?

E la “Bild” rilancia un passo segreto tra Ferrari, McLaren e Mercedes per scoprire i segreti della Red Bull

C’è aria tesa in Germania. Perché dopo mini  resurrezione di Michael Schumacher, giunto quarto a Montmelò nel Gran Premio di Spagna, e con il conseguente crollo del compagno in Mercedes, Nico Rosberg, in molti sospettano che qualcosa non torni. La stampa tedesca infatti, ha iniziato ad ipotizzare addirittura che le ultime modifiche apportate alla monoposto – soprattutto l’allungamento del passo di cinque centimetri – siano state decise a tavolino soltanto per favorire Schumi nei confronti del più giovane Rosberg. Risulta significativo il commento dell’ex pilota di F.1 Hans Stuck, sulla TZ, tabloid di Monaco: “Quello che mi sorprende è che, all’improvviso, Nico Rosberg, dopo la modifica delle Frecce d’argento, è stato più lento di Michael. Spero solo che sia stata soltanto un fine settimana storto, per Rosberg. E non mi auguro che la Mercedes voglia sacrificare le qualità di Nico, che l’avevano pur sempre portato al secondo posto nel mondiale, per fare una macchina per Schumacher. Sarebbe stupido e scorretto”.

Formula 1, Schumacher e il quarto posto al Montmelò. “Sono soddisfatto a metà”

Nel Gran Premio di Spagna, disputato sul circuito del Montmelò di Barcellona, il pilota tedesco della Mercedes Gp, Michael Schumacher, ha ottenuto il quarto posto, sin qui il suo miglior risultato della stagione. Il tedesco, partito con il quarto tempo, è riuscito a mantenere la sua posizione dopo la partenza, alla prima curva, mentre dopo la sosta ai box per il pit stop, dove ha effettuato il cambio gomme, Michael è ritornato in pista in quinta posizione, dove ha ingaggiato il più bel duello della gara, con il pilota della McLaren Jenson Button. A due giri dal termine, l’uscita di pista di Lewis Hamilton, ha consentito al pilota tedesco di risalire ottenere la quarta posizione finale, con un distacco da Webber però superiore al minuto.

Formula 1, Gp Spagna: il curioso destino di Webber. La parola ai protagonisti

MONTMELO’, 9 maggio 2010 – A volte il destino gioca brutti scherzi. O meglio, si diverte a prenderci in giro. E’ un po’ quello che è accaduto quest’oggi a Mark Webber: dopo aver vinto il Gp di Spagna, attraverso una tenuta di gara perfetta, gli applausi e i flash sono tutti per il pilota arrivato secondo. Un’assurdità, se non fosse che quel pilota è il ferrarista Alonso, idolo di casa. Ma non solo. Dopo un fine settimana perfetto, il suo compagno di squadra, Sebastian Vettel, si arrende all’ennesimo guasto meccanico, così come sono altrettanto importanti ritiro di Hamilton o il quarto posto di Michael Schumacher. In ogni caso il valore della vittoria resta, anche e soprattutto per riguadagnare rispetto e considerazione all’interno del team.

Sono veramente felice per questo successo – ha detto l’australiano – ero messo bene dopo le qualifiche, ma sapevo che il rettilineo era molto lungo ed era molto importante riuscire a passare la prima curva indenne. Volevo sfruttare al massimo le gomme morbide e ho finito bene la prima parte di gara, poi ho fatto un buon pit-stop. Hamilton mi inseguiva ma ho sempre controllato il divario, mi sono preso cura della macchina e l’ho portata fino al traguardo. Tutto il team ha lavorato benissimo, ha fatto un enorme sforzo per permettermi di arrivare davanti a tutti“.

F1 2010, Gp Shangai: McLaren, Button, Hamilton. Poi tutti gli altri

La McLaren conquista la Cina andando a piazzare la doppietta nel Gp di Shangai. Trionfa Jenson Button, al secondo posto Lewis Hamilton. Nico Rosberg finisce terzo e precede Fernando Alonso, quarto nel corso di una gara che la Ferrari farebbe bene ad archiviare in fretta, considerando anche il nono posto finale di Felipe Massa. Eppure, lo spagnolo del Cavallino regala la prima emozione proprio in partenza, quando riesce a vanificare la pole di Sebastian Vettel (la Cina è una delusione evidente, per il tedesco) e il secondo posto di Mark Webber e si porta al comando del Gp.

Ma dopo i primi giri, un incidente nelle retrovie e la pioggia che inizia a scendere fanno saltare ogni piano: i migliori optano per il cambio gomme, a ruota della Safety Car ci finisce Rosberg. La pista, tuttavia, rimane asciutta e il primo errore strategico di Shangai è proprio di coloro che avevano puntato sulle gomme da bagnato (anche Alonso) cui tocca fermarsi nuovamente e montare le slick. Al decimo giro, le Red Bull sono sparite nelle retrovie e Massa ha dovuto fare i conti con un’uscita di pista che non ne compromette la gara.

Nelle posizioni di vertice, tutti coloroc che non hanno ceduto alla tentazione del cambio gomme: Rosberg, il primo, poi le due McLaren e la Renault. Una delle cose più belle la regala proprio Hamilton: passa Sutil e Vettel in un colpo solo, sorpasso da applausi; ancora l’inglese protagonista in uno dei duelli che ha appassiionato di più. Lewis e Schumacher, in grande forma, si danno battaglia per conservare le rispettive posizioni. Il tedesco resiste finchè la sua vettura mostra segni di cedimento: ancora Safety Car in pista al 21esimo giro a causa di un incidente che ha coinvolto la monoposto di Alguersuari. Per Alonso e Massa, con distacchi abissali, è una fortuna.

F1, qualifiche Gp Shangai 2010: Red Bull si mette le ali

Terzo Fernando Alonso, settimo Felipe Massa. Le qualifiche del Gp di Shangai parlano ancora la lingua delle Red Bull che, in maniera evidentissima, hanno monopolizzato l’ora di giri di pista e si sono accaparrate il primo – con Sebastian Vettel – e il secondo posto – con Mark Webber.

Staccato di mezzo secondo dal leader di pole, lo spagolo della Ferrari che ha più di una ragione per sorridere. In primo luogo, la capacità di mettere dietro piloti e vetture più quotate in fase di qualifiche – tra tutti la Mercedes Gp di Nico Rosberg – e poi perchè la vettura di Alonso ha già mostrato di fare meglio in gara più che nelle prove del sabato.

Più attardato il brasiliano di Maranello che si vede sfilato fino in quarta fila, appaiato al pilota della Renaul Robert Kubica. Le due McLaren, invece, non hanno sputo fare più di tanto: per Jenson Button e Lewis Hamilton un ticket di prenotazione di tutta la terza fila, con il campione del Mondo in carica quinto e il compagno di scuderia sesto.

Ancora amarezze per Michael Schumacher che si deve accontentare della nona posizione con un sdistacco netto da vettel (più di un secondo). Capitolo italiani: diciottesimo Vitantonio Liuzzi su Force India con il tempo di 1’37″161; ventesimo Jarno Trulli in sella alla Lotus (1’39″399)

TUTTA LA GRIGLIA DI PARTENZA:

F1, Gp Shangai: McLaren e Hamilton dominano le seconde libere

Motori Mercedes sugli scudi nella seconda sessione di prove libere a Shangai. Stavolta è Lewis Hamilton a registrare il miglior tempo con 1:35.217. Alle sue spalle Rosberg (+ 0.248), Button (+ 0.376) e Schumacher (+0.385). Totale: 4 motori delle frecce d’argento ai primi quattro posti. Un predominio che lascia presupporre una calda giornata per domani quando ci saranno le qualifiche ufficiali.

Il bilancio delle altre: le Red Bull tengono, Sutil stabile, Alguersuari risolleva le sorti della Toro Rosso dopo il brutto incidente di Buemi, in discesa Kubica (9°) e Petrov (12°) con le due Renault. Capitolo Ferrari: Alonso riesce finalmente a girare ma chiude solo al decimo posto (a +1.387 dalla vetta) e Massa riesce a fare peggio chiudendo proprio dietro all’iberico (+1.727).

F1, Gp Shangai: Ferrari-disastro nelle prime libere

Appena cominciate, già finite. Le prime libere di Fernando Alonso sul circuito di Shangai durano il tempo di un respiro. Quarto appuntamento stagionale con il circus di formula. Il weekend che vede le monoposto scendere in pista in Cina regala subito grosse emozioni.

In Cina il più veloce nella prima sessionedi libere è Jenson Button che ferma il cronometro a 1:36.677 con quindici giri percorsi mentre alle sue spalle si piazzano Nico Rosberg (Mercedes GP Petronas) a 71 millesimi e Lewis Hamilton (con l’altra McLaren) a 98 millesimi.

Distanze minime, dunque, con molte vetture in versione di prova e non in assetto da vera e propria gara. Le due Ferrari sono abbastanza lontane. Felipe Massa è decimo a quasi un secondo e mezzo mentre per lo spagnolo di Maranello il discorso è più complesso.

F1 2010: Yeongam, Corea. Gp a rischio?

Ci mancava soltanto la possibilità che un gran premio non venisse disputato. La Fia da qualche anno a questa parte ha deciso di orientare i suoi orizzonti verso mercati più prolifici (India, Cina, Emirati Arabi, etc…) tralasciando il piccolo fatto che questi paesi a livello di infrastrutture motoristiche non siano poi così avanzati. Ecco quindi i nuovi circuti creati dal nulla, come Kuala Lumpur, Sakhir e Yas Marina, e quelli quasi pronti al debutto.

Meglio sottolineare il “quasi” in questo caso. La novità 2010 del circus si chiama Yaongam, è in Corea, e dovrebbe vedere la luce il prossimo 24 Ottobre, con il suo debutto ufficiale nel calendario di Formula 1. Il problema è però nell’avanzamento dei lavori che, a sei mesi dalla bandiera verde, sembra ancora lontano dal suo compimento. Il mago dei nuovi tracciati di Formula 1, il tedesco Tilke, stavolta non può che allargare le braccia anche se la colpa non è del tutto sua (infatti stavolta il suo ruolo è stato quello di consulente e non di direttore esecutivo dei lavori). Le sue parole sono laconiche:

“Per la prima volta, ho paura che il progetto non venga completato in tempo”.

Allo stesso tempo, però, l’entourage della federazione mondiale non ha perso le speranze, conscio del fatto che il tempo per recuperare c’è e che ad ottobre tutti gli spettatori assisteranno allo spettacolo promesso. Ecco la risposta del CEO della Korea Auto Valley, Cho Chung Yung:

F1 2010: Renault, Red Bull, McLaren. E il regolamento…

“La Formula 1 è tecnologia allo stato puro”. Alonso dixit. E allora che tecnologia sia, a dispetto di una Fia che continua puntualmente a smentire se stessa ammettendo prima e vietando poi (o viceversa!) tutti gli accorgimenti aerodinamici e strutturali delle monoposto in competizione per il titolo mondiale. L’ultimo scoop è quello che ritrae la Renault nell’ultima uscita in Malesia con un “doppio fondo” assente nelle prime due gare.

Che poi possa portare maggiori o minori vantaggi questo è un altro discorso. In questa occasione ci vogliamo soffermare sull’atteggiamento ambiguo del governo del volante che non riesce a stare dietro alla continua evoluzione di tutte le scuderie. Già solo in questo primo scorcio di stagione ci sono stati parecchi episodi che hanno fatto discutere.

F1: Button, Vettel, Schumi e la forma della testa di Hamilton…

Dopo due prove di campionato inizia a delinearsi la griglia “reale” dei contendenti al titolo che lo scorso anno fu di Jenson Button. Ma se il primo appuntamento in Bahrain aveva dato ragione ai tradizionalisti e il secondo appena terminato, aveva favorito le nuove leve, adesso rimane un solo punto certo: la cara e amata Rossa.

Alonso ha impiegato ben poco tempo ad ambientarsi e a conquistarsi la prima volta e, soprattutto, il cuore dei tifosi di Maranello. I 25 punti incamerati al primo colpo avevano fatto effetto (ma in fondo in fondo c’era riuscito anche il suo predecessore Raikkonen) mentre lascia ancora più sorpresi il buon piazzamento in Australia, sintomo di una condizione ottimale sia del pilota che della monoposto. Nulla da eccepire anche su Felipe Massa, al rientro dopo il lungo stop: il suo bottino di punti è congruo alle aspettative della vigilia, ossia alle aspettative di una seppur mascherata seconda guida. L’unica incognita per il Cavallino a questo punto sembra essere la resi dei motori: già sostituiti in tutte e due le tappe. I propulsori a disposizione sono 8 per tutto l’anno: basteranno?

Cambia il direttore tecnico della Force India: Kay lascia il team

La Force India cambia il direttore tecnico. James Kay, fino a pochi giorni fa direttore del dipartimento tecnico del team che ha base a Silverstone in Gran Bretagna, ha lasciato l’incarico al direttore del desing della vettura, Mark Smith. “Ho trascorso la maggior parte del mio tempo nel mondo dei motori e anche se si tratta di una decisione difficile, è arrivato il tempo di trovare nuove opportunità” ha spiegato Key alla stampa. “Sono dispiaciuto di dover lasciare il mio impiego in Formula 1, ma so che si tratta di una nuova partenza. La VJM03 è pronta e le prime indicazioni sono buone: spero che la Force India possa ottenere i migliori risultati nel corso della prossima stagione” ha poi aggiunto l’ex direttore tecnico della scuderia indiana. Key è uno dei componenti più anziani del team: il suo lavoro in F.1 era iniziato con la Jordan nel 1998 come ingegnere addetto all’analisi dei dati, assumendo poi l’incarico di ingegnere dei test e quindi ingegnere di Takuma Sato. Nel 2003 ha assunto il ruolo di responsabile dello sviluppo dell’aerodinamica fino al 2005 quando è stato promosso direttore tecnico.

F1 2010: Mercedes SLS AMG, la nuova Safety car [GALLERY]

La nuova Safety Car 2010 della Formula Uno è griffata Mercedes Benz ed ha tutte le caratteristiche, già lei sola, per catturare gli sguardi e le attenzioni dei milioni di appassionati del mondo dei motori. Suo il record di Safety Car più potente della storia. Tra le caratteristiche, i 571 cavalli, l’apertura alare delle portiere, il motore V8 e lo scatto impressionante: la nuova Mercedes SLS AMG si beve la strada, visto che gli 0-100 km/h li fa in 3.8 secondi. Lo spettacolo visivo è garantito, i risultati pure. La gallery è ripresa da Repubblica.it. Potete lustrarvi gli occhi e aprire le orecchie per immaginare il super motore che gira… basta un salto!

F1 2010: Ferrari F10 per tornare a vincere [Gallery]

Tolto il vestito alla Ferrari F10, la monoposto con cui la scuderia di Maranello cercherà di tornare a essere la maggiore protagonista del Mondiale di F1. Il 2010 mette a disposizione di Felipe Massa e Fernando Alonso una vettura con livrea rossa e sprazzi di bianco in coda e sul muso. Le novità tecniche sono quelle già annunciate: maggiore peso, maggiori dimensioni per il maxi serbatoio, alettone anteriore riformulato. Solo un rimando indiretto a Michael Schumacher con la battuta del giorno pronunciata dagli uomini dal Cavallino:
Finalmente si parla italiano“.
La prima gallery (ripresa da Repubblica) potrete ammirarla dopo il click.