Formula 1, McLaren: Hamilton e una stagione ancora lunga. “Campionato molto equilibrato”

Difficile ricordare una lotta per il titolo iridato così combattuta come quest’anno: e dopo i primi otto gran premi disputati, è molto difficile indicare il futuro vincitore del mondiale 2010 di F1. Ed è alquanto prevedibile che in tanti abbiano cambiato più volte favorito nel corso della stagione. Anche perché é stato un susseguirsi di alternanze di vittorie e risultati: Fernando Alonso aprì le danze in Bahrain, poi è stato il momento di Sebastian Vettel. E dopo l’intermezzo di Jenson Button a Melbourne e in Cina, la Red Bull ha preso nuovamente posto sul gradino più alto del podio grazie a Webber. E, dulcis in fundo, ora è arrivato Hamilton. Una stagione in cui chi si distrae é perduto, ma non troppo, visto che c’è sempre la possibiltà di rientrare nei giochi.

Il ruolo di leader della classifica piloti continua a cambiare e nessuno dei campioni tra le prime posizioni, è ancora riuscito a guadagnarsi un vantaggio sui propri rivali sufficientemente ampio. Vincere il titolo non sarà impresa facile per nessuno e i piloti dovranno spingere al massimo da qui sino alla fine.

Formula 1, Todt: “Meno costi, più divertimento. Dal 2013 nuovo regolamento”

Il neo-presidente della Fia, il francese Jean Todt, ha rilasciato un interessante intervista al quotidiano transalpino “Les Echos”, nella quale ha parlato delle priorità per quanto riguarda il futuro della Formula1: “La riduzione dei costi, il miglioramento dello spettacolo, la messa in atto di nuove tecnologie e di sinergie più forti tra sport e mobilità, per promuovere la sicurezza stradale nel mondo“. Interpellato poi sui budget giudicati sin troppo eccessivi della Formula 1, Todt ha sottolineato che quelli delle grandi squadreche erano diventati ridicolmente elevati, sono stati diminuiti di circa il 30% su un periodo di 3 anni”.

Formula 1, Ferrari: calice dolce amaro dopo il Gp del Canada

La Ferrari é ritornata sul podio con lo spagnolo Fernando Alonso dopo due gare a secco. Nel Gran Premio del Canada infatti, la F10 ha lottato alla pari con Red Bull e McLaren: un buon risultato che può sollevare il morale della squadra in vista del prossimo Gran Premio in quel id Valencia, dove saranno presenti molti aggiornamenti sulla vettura. La scuderia italiana, però, non è contenta di come sono andate le cose sul circuito di Montreal ed ha almeno tre grandi rimpianti per esserlo. Un paio riguardano le coincidenze sfortunate che sono capitate ad Alonso. Il terzo risponde al nome di Felipe Massa. Colmo dei colmi, il brasiliano è stato anche penalizzato di 20 secondi a fine corsa dai commissari.

Ottima la scelta delle gomme. Ottima la strategia di gara (anche se resta il punto interrogativo su cosa avrebbe fatto Alonso per qualche giro in più con le gomme morbide). Ottima l’esecuzione al pit stop soprattutto nel primo quando lo spagnolo entra dietro ad Hamilton ed esce davanti. In un Gran Premio del Canada complicato e spettacolare ci sarebbe da essere contenti così. Invece alla Ferrari c’è voglia di fare meglio: “C’è molto rammarico per questo risultato, che non rispecchia il potenziale che abbiamo espresso in questo fine settimana. Fernando, che ha fatto una grande gara, avrebbe potuto vincere ma alcuni episodi non sono girati in suo favore: sono cose che succedono nelle corse ma ciò non attenua il disappunto. Felipe sembra essere particolarmente sfortunato qui a Montreal, visto che gliene capita sempre una: non succede spesso che un pilota sia costretto a sostituire due volte il musetto per contatti di cui non ha alcuna responsabilità”, ha detto Stefano Domenicali.

Formula 1, in Canada vince Hamilton. Terzo Alonso

A Montreal trionfa Lewis Hamilton su McLaren, nuovo leader del Mondiale, davanti al compagno Button in un GP condizionato dall’irregolare e imprevedibile consumo dei pneumatici. Il pilota della Ferrari Fernando Alonso chiude sul podio, dopo aver lottato per tutta la gara per il successo e aver ceduto nel finale la posizione a Button per un’incomprensione con un doppiato. Un pò in ombra la Red Bull, giunta quarta con il tedesco Vettel e quinta con Mark Webber, con l’australiano che scivola così al terzo posto nel Mondiale. Ottima gara di Buemi con la Toro Rosso, alla fine 8°, a punti pure Liuzzi, 9°. Massa solo 15°, ma il brasiliano è stato penalizzato da due collisioni, una alla prima curva, con lo stesso Liuzzi, l’altra al penultimo giro, con Schumacher. In classifica, ora Hamilton guida con 109 punti, poi Button con 106, Webber 103, Alonso 94, Vettel 90.

Il destino di Schumi: da un altro Mondiale a un altro Gran Premio

Michael Schumacher, il pluridecorato campione del mondo di Formula 1, ha abbondantemente capito di non poter competere per la conquista del titolo mondiale in questa stagione 2010 di Formula 1. Al momento, l’obiettivo più concreto e a portata di mano, é quello di vincere almeno un Gran Premio. Benché sino ad ora non sia ancora riuscito a salire sul podio, il pilota della Mercedes ha indicatp il Gran Premio del Canada come l’occasione giusta per centrare l’obiettivo.

L’intuizione non si basa tanto su una questione di competitività crescente della sua monoposto, quanto di opportunità: il circuito di Montreal infatti, ha caratteristiche particolari e può premiare anche un outsider senza più ruggine addosso come l’ex-ferrarista. Se corri in Canada, spesso basta una safety car al momento giusto o un incidente di chi ti sta davanti (vedi il “muro dei campioni”), per trovarti d’incanto sopra al gradino più alto del podio. Schumacher lo sa bene e per il prossimo GP prova a ragionare in positivo:

Il circuito è molto veloce e stiamo lavorando proprio su questo punto. Noi non siamo ancora al top ma cercheremo di ottenere il massimo risultato possibile. La vittoria? Perché no!”, ha detto il sette volte campione del mondo.

Formula 1, Red Bull: Webber e Vettel fanno pace

In casa Red Bull si prova a fare quadrato dopo l’incidente che ha visto coinvolti i due piloti della casa austriaca, nello scorso weekend al 43° giro del Gran Premio della Turchia, vinto poi dall’inglese Hamilton su McLaren. Mark Webber e Sebastian Vettel, si sono infatti seduti attorno ad un tavolo con i vertici della scuderia proprio in questi giorni.

I due compagni di squadra, al centro delle polemiche dopo l’incidente che li ha visti negativamente protagonisti, hanno incontrato Christian Horner, Adrian Newey e Helmut Marko nel quartier generale della scuderia a Milton Keynes nel Regno Unito, e hanno entrambi chiesto scusa, con tanto di foto ironica regalata alla stampa. È stato un incontro positivo, che traccia una linea di demarcazione dopo il grane episodio della Turchia. Il team è ora completamente concentrato sulla prossima settimana, quando si correrà il Gran Premio del Canada. Questo in sintesi recita il comunicato della Red Bull, a cui fanno seguito le parole dei due piloti che qui riportiamo.

Formula 1, la Red Bull difende Vettel. Webber: “Incontriamoci e chiariamo”

Il caos è totale dentro casa Red Bull. Dopo l’incredibile incidente tra Webber e Vettel al 43° giro del Gran Premio della Turchia, che le due mono posto stavano dominando, nonostante un Hamiton mai domo, non cessano le polemiche. Soprattutto, sorprende la presa di posizione della casa austriaca, che oggi ha difeso il giovane pilota tedesco, indicato sin da subito da tutti gli addetti ai lavori, come il responsabile dello sciagurato episodio. Ma dopo due giorni dal Gran Premio, la Red Bull dice che no, non è colpa di Vettel: perché andava più forte di Webber e soprattutto, aveva più benzina dell’australiano il quale, sapendo questo piccolo ma decisivo particolare, avrebbe dovuto far passare il compagno di squadra.

Per la squadra dunque l’australiano non aprendo la porta a Vettel non ha pensato all’interesse comune, una specie di insubordinazione. Questa è ovviamente la loro interpretazione. Tesi debole, o quanto meno confusionaria, visto che arriva comunque con grande ritardo. Ciò detto, sempre oggi Mark Webber ha deciso di fare il primo passo. “Sebastian e io ci siederemo al tavolo e parleremo. Dobbiamo evitare costosi passi falsi come questo in futuro”.

Formula 1, Gp Turchia: frittata Red Bull, trionfo McLaren

ISTANBUL (Turchia), 30 maggio 2010 – Incredibile, ma vero. La Red Bull da oggi si trova a rivivere i grandi duelli tra Senna e Prost della McLaren di oltre un decennio fa. Perchè è fin troppo chiaro che dopo oggi, la rivalità tra i due piloti della casa austriaca, non potrà più essere snobbata o tenuta sotto cotrollo. Le domande sono tante dopo l’incidente avvenuto nel Gp della Turchia, che ha relegato Weeber al 3° posto e eliminato dalla corsa il tedesco Vettel. Ha sbagliato Sebastian Vettel? Doveva stare più attento Mark Webber? I replay dicono che, materialmente, è più colpa del tedesco. In linea di massima, come detto, alla base dell’odierna situazione, la colpa più vera è di Christian Horner, il responsabile della Red Bull che non ha solo buttato via la vittoria del GP di Turchia. Ha probabilmente visto incrinarsi qualcosa tra i due piloti; e ora ricucire sarà dura. Perchè ha davvero dell’incredibile quello accaduto al 41° giro del settimo appuntamento del Mondiale, finito con un trionfo McLaren e la vittoria di Lewis Hamilton davanti a Jenson Button.
Sino a quel momento infatti, tutto lasciava presagire una comoda, l’ennesima doppietta Red Bull, ed invece ecco arrivare il patatrac.

Formula 1, Gp Turchia: Webber in pole, male le Ferrari

La sessione delle prime prove libere ci aveva tratto in inganno. E invece, ancora una volta, le qualifiche ha ristabilito le giuste gerarchie. Le Red Bull di Webber in pole davanti a tutti con Vettel terzo, la McLaren di Hamilton seconda pronta in agguato, nella speranza che domani in gara qualcosa vada storto per la casa austriaca. La Ferrari ha invece sofferto. E non poco. Questo in estrema sintesi il verdetto delle qualifiche del GP di Turchia. Che hanno visto confermare ancora una volta la forza delle vetture di Adrian Newey e lo straordinario stato di grazia di Mark Webber, autore della pole position, la quarta del suo 2010, la terza consecutiva. Dietro di lui Lewis Hamilton con la prima McLaren, solo terzo Sebastian Vettel con l’altra Red Bull. Quarto posto per la seconda McLaren, quella di Jenson Button. Insomma una sfida Austria-Germania a tutti gli effetti.

La Ferrari ha invece come detto deluso le attese. I due piloti del Cavallino sono stati preceduti, è il caso di Felipe Massa, addirittura dalle due Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg, e dalla Renault del solito bravo Kubica. Un ottavo posto abbastanza indicativo quello del brasiliano. Ma anche peggio è andata allo spagnolo Fernando Alonso, appena 12°. Domani entrambi saranno chiamati a una difficile rimonta.

Formula 1, Jean Todt frena Ecclestone. “Per ora impensabili due Gp in Italia”

Stando a quanto riporta il sito Motorsportblog, Jean Todt, il presidente della FIA, avrebbe rilasciato alcune dichiarazioni sul futuro della Formula 1. Primo obiettivo della gestione Todt, sarà il taglio dei costi: “Entro il 2013 dovremo adottare i nuovi motori, che saranno meno potenti e meno dispendiosi degli attuali”. Jean Todt si è poi soffermato anche sulla complessità dei nuovi circuiti, che nella maggior parte dei casi non piacciono agli appassionati: “I nuovi impianti non soppianteranno quelli storici. Lo dico in maniera assoluta. Ogni pista ha una sua funzione, una sua storia, un suo fascino”, ha dichiarato il manager francese.

Terza ed ultima questione toccata dal presidente della Federazione, è stata la possibile, futura convivenza di due gare in Italia con l’arrivo del Gran Premio di Roma entro il 2013:Attualmente non è una soluzione praticabile” ha affermato chiaramente Todt, “non si possono ipotizzare due tappe in Italia. Un futuro GP d’Europa in Italia dipenderà dal programma e dalle richieste presentate dall’organizzatore”. Messaggio fin troppo chiaro per Bernie Ecclestone, del tipo “andiamoci piano”.

Formula 1, Ferrari: Montezemolo crede alla rimonta sulla Red Bull

Questa settimana festeggeremo gli 800 Gran Premi in Formula 1 e i 60 anni della presenza della Ferrari nei Gp. Unica squadra che può vantare questo record“. Lo ha dichiarato Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, al termine della conferenza stampa tenutasi quest’oggi, per presentare la “Partita del Cuore” presso la sede Rai in viale Mazzini a Roma. “La scorsa settimana Alonso ha fatto un’impresa incredibile partendo dall’ultimo posto e arrivando sesto. La Red Bull non è irraggiungibile, siamo secondi nella classifica costruttori e in quella piloti“.

Sempre il presidente della Ferrari, ha colto l’occasione per tornare a parlare del suo pupillo, nonché ex pilota Ferrari, Michael Schumacher, confessando di sentirne ancora oggi, ogni tanto, la nostalgia. “In certi momenti Schumacher mi manca. Abbiamo vissuto anni meravigliosi insieme: il tedesco ha dato tanto alla Ferrari, ma ha anche ricevuto tanto – ammette Montezemolo -. Devo dire che è colpa mia se gli è tornata la voglia di correre in Formula 1. Pochi giorni fa volevo chiamarlo per chiedergli di giocare per la nostra squadra di calcio. Ma siccome la squadra porta il nome della Ferrari, ho preferito evitare“.

Formula 1, la Red Bull vuole blindare Webber. Ma non sarà facile

Mark Webber è il pilota del momento: sulla sua Red Bull ha vinto gli ultimi due Gran Premi disputati in Spagna e a Monaco, che hanno portato l’australiano a garantirsi un futuro certo sulla monoposto della casa austriaca. Il team manager della squadra austriaca Chris Horner infatti, ha dichiarato alla rivista specializzata Autosport, di non avere nessun dubbio sul fatto che il pilota australiano farà parte del team anche nella prossima stagione. Tra l’altro proprio grazie al successo di Monaco, la Red Bull si è portata in vetta alle classifiche iridate: e subito lo stesso Horner avrebbe contattato i manager di Webber per prolungare il contratto, che scadrà proprio al termine di questa stagione. “Sono davvero felice per i risultati e per le dinamiche interne al team. Non c’è nulla che vorremmo cambiare”, ha detto Horner ad Autosport.

D’altro canto però, lo stesso Webber ha dichiarato dopo il trionfo di Montecarlo, di non avere alcuna fretta nel definire il suo futuro. D’altronde, allo stato attuale delle cose, è il pilota austriaco ad avere il coltello dalla parte del manico: i recenti successi del resto lo rendono un appetibile oggetto del desideri odi molti blasonati team, cosa che l’australiano potrebbe far valere quando dovrà sedersi a tavolino con i dirigenti austriaci, per sottoscrivere il nuovo accordo con la Red Bull.