Todt Presidente Fia, le prime reazioni

jean-todt-fiaIl vincitore e lo sconfitto. Ovvero, Jean Todt e Ari Vatanen. Per il francese, l’incarico a Presidente Fia è arrivato in seguito ad una votazione netta: punteggio chiaro, con il finlandese a cui non resta che insaccare la batosta e tentare di ripartire. Le prime dichiarazioni a caldo, dopo l’avvenuta proclamazione, sono proprio dei due candidati. Jean Todt ha toccato più di un argomento e coinvolto più di un personaggio nella sua analisi post – voto:

“Voglio creare una commissione disciplinare indipendente. Le ultime controversie hanno aperto gli occhi alla gente. Potrei nominare un vice che mi coadiuvi nell’attività: Michael Schumacher per me è come un figlio, ci sarà sempre un posto per lui. C’è stato prima, c’è adesso e ci sarà anche dopo. Non è vero che io ho avuto dei problemi con Luca Cordero di Montezemolo,  è stato anzi la prima persona che ho sentito oggi dopo essere stato eletto e anche ieri sera mi ha mandato un messaggio sms molto carino. Rispetto alla vicenda che ha coinvolto Flavio Briatore, la competenza è del tribunale civile, la Fia non è coinvolta direttamente. Quello che conosco dell’organizzazione è dietro la porta. Ora quella porta devo aprirla”.

Gli fanno seguito le dichiarazioni di resa, ma anche la ferma contrarietà, di Vatanen, a cui è parso che l’intento dei più sia stato quello di cambiare – come accade spesso – per non cambiare nulla:

Max Mosley: “Fia, Todt è Presidente ideale”

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L’avvicinarsi dela pensione (mandato in scadenza, ndr) sta ringalluzzendo Max Mosley che, da qualche tempo a questa parte, non perde occasione per rilasciare dichiarazioni inerenti al presente più immediato e al futuro più prossimo del contesto della Formula Uno.

Stavolta, dopo aver sentenziato ulteriormente sull’episodio che ha interessato la Renault e Flavio Briatore attaccando nuovamente l’operato di quest’ultimo, è tornato a sviluppare il “Mosley-pensiero” a proposito del successore in Fia. Stavolta, non c’è condanna nelle sue parole ma unappoggio incondizionato verso clui che, a detto di Mosley, può essere considerato l’nico vero erede ai vertici della Federazione. Ovvero, Jean Todt.

Tuttavia, vista l’antipatia che suscita il personaggio a più di un addetto ai lavori e a buona parte delgli appassionati, non siamo sicuri del fatto che abbia reso un servigio all’ex ferrarista:

F1, Presidenza Fia: Todt sponsorizza se stesso

todtMax Mosley, personaggio davvero controverso negli ultimi periodi per le sue uscite in ambito professionale e – ancor di più – per quelle extralavorative (lo ricordiamo paparazzato in abiti estremamente succinti e discutibili assieme ad accompagnatrici da Mille e una notte) lascerà la presidenza della Fia.

E, visto l’ostracismo delle maggiori scuderie, il passaggio è sembrato piuttosto inevitabile. Al suo posto, ecco la bagarre dei successori: tra i nomi caldi – il suo venne addirittura avanzato da Mosley stesso che lo ha indicato quale erede naturale – l’ex ferrarista Jean Todt.