DR Motors, auto made in Italy

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DR Motors, ovvero stile, prestigio ed essenzialità. Lo dicono i referenti del marchio automobilistico e lo confermano, in maniera sempre più entusiasta, acquirenti e utenti. Logo e colori semplici, essenziali: l’eleganza di DR non perde di vista la semplicità. Con cui arrivare, dritti, all’obiettivo: immortalare auto degne di nota, realizare prodotti di eccellenza partendo da due presupposti imprescindibili.

Passione e competenza. Un percorso, quello del marchio italiano (sede a Isernia), che ha svoltato, con un salto di qualità che per altri avrebbe significato punto di arrivo (mentre nella realtà è stato percepito fin da subito come l’ennesimo, importante punto di partenza): quello del debutto aziendale – siamo nel 2006 – come casa automobilistica alla 31esima edizione del Motor Show di Bologna con due prototipi, della DR5 e della DR3. Intuizione ed esperienza: la famiglia  Di Risio ha coltivato un sogno, divenuto realtà con il passare degli anni, fino a inserirsi nel contesto motoristico passando attraverso la porta principale.

Tra le caratteristiche indissolubili di DR Motors, l’intento di investire sull’italianità (laddove il made in Italy viene inteso come garanzia di qualità e affidabilità) per inserirsi in un mercato ad esclusivo appannaggio orientale (Corea e Giappone prima di chiunque): il frutto di tale obiettivo, è la carrellata di automobili riconducibili al segmento Suv e City Car che puntano a distinguersi per tecnologia, design e qualità. Vale la pena dare un’occhiata ai cavalli di battaglia del gruppo, con una panoramica che si spera possa tornare utile ai lettori. A scorrimento, eccovi DR1, DR2, DR3, DR5.

DR 5: la SUV made in Molise

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Qualche tempo fa i telegiornali parlarono della casa automobilistica Dr Motor Company, azienda molisana da poco conosciuta per il lancio di un suo Suv, frutto di una collaborazione italo-cinese.

Noi vogliamo dare fiducia a questo marchio molisano, ancora piccolo e poco sviluppato ma promettente anche dal punto di vista occupazionale in una regione povera di industrie, ma anche per quanto riguarda il fattore prezzo, infatti è una vettura dai costi assai bassi rispetto alle rivali del proprio segmento.

Bisogna precisare però che ad un prezzo basso non si può avere un vero Suv, infatti ci assomiglia solo apparentemente, lo dimostra il fatto che la DR5 è solo una trazione anteriore.
Oltretutto c’è anche da sottolineare la scelta assai limitata degli allestimenti, si può infatti scegliere fra due sole versioni, un 1.600 benzina da 110 cavalli di potenza ed un turbodiesel di derivazione Fiat 1.900 cc. di cilindrata, da 120 cavalli.

Fino ad oggi sono già state vendute oltre 500 vetture senza una vera e propria rete di vendita, infatti vengono esposte solo nei supermercati, ma i concessionari non tarderanno ad arrivare, dovremo aspettare soltanto qualche mese ancora.