F1, la battaglia per il 6° posto vale 9 milioni


Mentre tutti aspettano di vedere Sebastian Vettel incoronato per la seconda volta campione del mondo di Formula 1, dietro le quinte o per meglio dire a metà griglia i team Sauber, Force India e Toro Rosso si giocheranno il tutto per tutto affinché si conquisti la sesta posizione nella classifica costruttori.

Secondo la distribuzione dei redditi, sancita dal Patto della Concordia, il sesto posto a fine campionato darebbe un premio finale di 9 milioni di dollari. Ecco spiegato il perché a 5 gare dalla fine di questo campionato, Peter Sauber e la squadra italiana di Faenza hanno annunciato grandissime novità sulle loro vetture in vista dell’imminente Gran Premio del Giappone.

Sauber ha così spiegato il perché la C31 subirà drastiche modifiche: “ Smuoveremo il cielo e l’inferno per questo sesto posto”.

A Faenza nessuno sta con le mani in mano, infatti è giunta notizia che la squadra ha intensificato le attività di crash test per lo sviluppo di un nuovo naso. Alguersuari aveva risposto precedentemente cosi:” Abbiamo fatto un passo avanti. Penso che possiamo provare ad attaccare la Sauber e cercare di finire il campionato davanti a loro”.

Formula 1 Ferrari, Massa: “Ungheria? Gp speciale”. Alonso come Montezemolo: “In Germania vittoria della squadra”

Dopo le roventi polemiche seguite al Gp di Germania, il pilota brasiliano della Ferrari Felipe Massa ha i pensieri rivolti già al prossimo Gran Premio in programma a Budapest il prossimo weekend. “Tornare a Budapest sarà davvero speciale per me, per ragioni che tutti voi potete facilmente immaginare. Proprio all’Hungaroring, poco più di un anno fa, riportai un serio infortunio a causa di una molla staccatasi da un’altra macchina che mi colpì alla testa durante Q2 sabato pomeriggio – ricorda il brasiliano -. Il mio primo impegno giovedì mattina quando arriverò all’Hungaroring sarà proprio con i commissari di pista e i medici del pronto soccorso del circuito, che fecero davvero un ottimo lavoro tirandomi fuori dall’abitacolo della macchina: voglio ringraziare personalmente queste persone, con cui sento di avere ora un legame speciale. Dovetti rimanere in ospedale per una settimana dopo l’incidente ed ebbi l’opportunità di conoscere tante persone che lavoravano lì e che si presero cura di me in maniera fantastica: l’unico lato positivo di quell’esperienza è che ora ho molti più amici in Ungheria“, racconta il paulista al sito Ferrari. “Piuttosto spesso quest’anno negli incontri con i media e nelle interviste mi è stato chiesto se mi sento tornato alla normalità e se guido così bene come prima. La mia risposta è stata sempre uguale: sì, dal punto di vista professionale non è cambiato nulla. Dal punto di vista personale l’incidente mi ha cambiato, eccome! Mi ha fatto apprezzare la vita molto più di prima e mi fa godere delle piccole cose quotidiane dieci volte più di prima“.