USF1 e Campos Meta vicini alla fusione. Ecclestone approva

Un destino comune, quello della Campos Meta 1 e della USF1. Le due nuove scuderie di Formula 1 stanno attraversando un pessimo periodo: entrambe devono fare i conti con problemi economici che mettono a serio rischio la partecipazione al prossimo campionato di F.1. Ma in queste ore si sta facendo più concreta un’ipotesi piuttosto interessante. Secondo le voci che si inseguono nel mondo del Circus, la Campos Meta 1 e la USF1 starebbero negoziando una fusione per riuscire a presentarsi in tempo per il primo Gran Premio della stagione – in programma in Bahrain il prossimo 14 di marzo –.

La Ferrari contro Mosley: “Grazie all’ex presidente la F.1 ha perso i veri protagonisti”

Ferrari-Mosley, capitolo secondo. Se con l’uscita di scena dell’ex presidente della Fia – sostituito in autunno dall’ex ferrarista Jean Todt – si era pensato che la guerra tra il team più antico della Formula 1 e Max Mosley fosse finita, in questi giorni il team di Maranello ha affondato un nuovo colpo. Sul sito della Ferrari, infatti, è stata pubblicata una nota in cui si criticano le scelte di Mosley che negli ultimi mesi dei suo mandato all’interno della Federazione ha aperto le porte della F.1 a quattro nuovi team: “Per tanti team questa è una settimana cruciale: da oggi iniziano i test a Barcellona ossia l’ultima possibilità per provare le macchine in pista per testarne l’affidabilità e per cercare di trovare anche la prestazione. Per tanti, ma non per tutti. Già, perché delle tredici squadre che si sono – o sono state indotte – ad iscriversi al Mondiale di quest’anno soltanto undici hanno finora risposto all’appello, presentandosi in pista, chi prima chi dopo, chi facendo poche centinaia di chilometri, chi almeno mettendone insieme qualcuno in più anche se a ritmo ridotto”.

Dal 2011 la Campos Meta diventa Volkswagen team

Alla fine il lavoro di Bernie Ecclestone ha dato i suoi frutti. La Campos Meta 1 diventerà scuderia Volkswagen nel 2011. Si risolve così la lunga trattativa del team spagnolo ancora in dubbio sulla partecipazione al prossimo campionato mondiale per problemi economici. Ecclestone, che ha sostenuto l’entrata nel Circus di Adrian Campos e della sua scuderia, è riuscito ad allontanare l’azionista di maggioranza Josè Ramon Carabante che dal Bahrain abbandonerà la direzione del gruppo. La sede del team rimarrà vicino a Valencia, ma tra un anno la proprietà sarà venduta alla casa automobilistica tedesca e Colin Kolles sarà il nuovo direttore sportivo. Da tempo, infatti, la Volkswagen era intenzionata ad entrare in F.1 ed Ecclestone, sapendo dell’interesse dei tedeschi, è riuscito a far firmare due giorni fa l’accordo con Campos, in trattativa con l’imprenditore sudafricano Texeira che non ha ancora dimostrato di poter risollevare la Campos Meta 1.

F.1, la Campos potrebbe vendere prima del debutto

camposFormula 1 che passione. Ma anche che costi esagerati. Per informazioni chiedere a Adrian Campos, proprietario di uno dei nuovi team che per la prima volta si affacceranno nel Circus dalla prossima stagione, La sua Campos Meta, infatti, parrebbe essere arrivata al capolinea a causa di alcuni problemi finanziari. Secondo un’indiscrezione pubblicata dal sito motorsport-totale.com, la Campos Meta starebbe cercando nuovi investitori per riuscire a mettere insieme il budget necessario per iniziare la stagione 2010. A quanto pare, la Campos Meta starebbe valutando l’entrata in società di alcuni possibili soci che possano finanziare, o anche rilevare totalmente, il nuovo team prima dell’esordio nel Gran Premio del Bahrain, che avverrà il 12 marzo con le prime prove libere. “Non è un segreto che non abbiamo il budget per competere un anno in F.1 – dice sconsolato Campos –. E il tempo che ci rimane non è molto”.

F.1, Horner: “Sbagliato giudicare i nuovi team”

horner“Attenzione a giudicare i nuovi arrivati in Formula 1”. A lanciare il monito è il proprietario della Red Bull Racing, Christian Horner, secondo il quale avere un giudizio preventivo sui team che si affacciano per la prima volta nel Circus sarebbe un grave errore, avvisando le scuderie che sarebbe meglio attendere prima di valutare gli avversari. Dopo la perdita di quattro produttori che hanno deciso, vista la crisi mondiale, di uscire dalla F.1 – ossia Honda, Bmw e Toyota tra i costruttori, oltre alla Bridgestone per la fornitura degli pneumatici – anche la Renault ha recentemente ridotto la partecipazione al mondiale. Sin dalla metà della scorsa stagione, per far fronte all’emorragia, la Formula 1 ha deciso di aprire le porte a nuovi investitori, soprattutto per volere dell’ex presidente della Fia e di Bernie Ecclestone, ritrovandosi con ben cinque nuovi team, come l’USF1, la Campos Meta 1, la Virgin Racing, la Lotus e la Sauber (ma è solo un ritorno dopo l’addio della Bmw) che stanno ultimando i lavori per presentarsi in griglia nel Gran Premio d’apertura in Bahrain (14 marzo). Significa quindi che dalla prossima stagione in gara ci saranno solo due scuderie che sono anche produttori: Ferrari e Mercedes Gp che ha rilevato il team campione mondiale della Brawn Gp.

Il Mondiale 2010 senza Toyota: Ferrari dura con Max Mosley

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Sta accadendo quanto paventato in tempo poco sospetti: la crisi economica ha colpito anche il mondo della Formula Uno e le clamorose novità – tra annunci ufficiali e indiscrezioni tutte da verificare – di questo periodo lo confermano definitivamente. Parevano solo illazioni, ma ora che a darne l’annuncio sono gli stessi dirigenti, c’è poco da fare: la Toyota non prenderà parte al prossimo Mondiale F1 2010.

La casa giapponese ha voluto ufficializzare quello che in molti già sapevano: lo ha fatto nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte i massimi vertici Toyota. La scena cui si è assistito è sembrata quasi paradossale: il boss del gruppo Akio Toyoda ad annunciare la decisione e, al suo fianco, il senior managing director Tadashi Yamashina a piangere come un bambino.

“Le risorse a disposizione sono insufficienti per assicurare un team competitivo. La crisi che attraversa il settore dell’auto impone che siano prese delle severe iniziative”: