Schumacher tifa Barrichello, Massa consiglia il ritiro


Il mercato piloti è accesissimo, ma la questione Barrichello-Williams è delicatissima. Il veterano dello sport dovrebbe pagare per correre un altro anno con la Williams, così Schumacher e Massa hanno preso le difese dello sport che rischia di cadere in un brutto vizio. Il pluricampione spera di vedere Rubens nel 2012, mentre Felipe consiglia al connazionale di non rimanere se l’unica alternativa sarebbe pagare.

Che sia chiaro. Schumacher vuole vedere vincere la qualità sui soldi e Barrichello nonostante sia vecchiotto ha tantissimo da offrire alla F1, specialmente alla Williams che deve rialzarsi.

E’ una delle icone che avete in F1Schumacher ha detto rivolgendosi ai media brasiliani “Sarebbe triste non vederlo l’anno prossimo”.

Ho incrociato le dita affinché non sia il denaro a vincere sulla qualità e che egli dovrebbe avere un sedile per il prossimo anno“.

Felipe Massa vuole vedere Rubens correre, ma mai vederlo pagare per questo. Piuttosto il ferrarista ha consigliato all’amico di ritirarsi dai giochi.

Barrichello disperato alla ricerca di soldi


Nonostante sia il pilota più esperto in F1, con alle spalle 321 gare e quasi 20 anni di corse non ci si spiega perché il brasiliano si ostini così tanto a raccogliere i soldi per poter rimanere ancora un altro anno in Williams. E’ solito vedere nuovi piloti paganti, ma Barrichello potrebbe aprire la nuova moda per chi come lui sembra non avere più niente da offrire alla F1 a meno dei soliti soldi.

Kimi Raikkonen, Adrian Sutil, Valtteri Bottas e Giedo van der Garde. Questi sono i nomi di tutto coloro che potrebbero sostituire Barrichello alla Williams, ma il brasiliano tiene l’asso nella manica e confessa di aver lavorato duramente dietro alla quinti per trovare i soldi che servirebbero a convincere Frank Williams.

Il mio desiderio di continuare in Formula Uno è tale che negli ultimi due mesi ho visitato più aziende di quanto ho fatto nel 1990, quando ero alla ricerca di sponsor per correre all’estero” ha detto il pilota.

Stiamo offrendo una singolare forma di partecipazione (per uno sponsor), non solo l’esposizione del marchio, ma qualcosa di personalizzato – ‘su misura’ come direbbero gli inglesi “,ha aggiunto Barrichello.

Questa situazione per Rubens non è nuova. Nel 2009 quando la Honda si ritirò definitivamente dalla F1, il suo sedile fu messo in discussione, perché Ross Brawn, creatore del team campione del mondo, necessitava di soldi.

F1, Barrichello dice no alla pensione


39 anni appena compiuti e fuori dalla pista Rubens Barrichello ha riconfermato di essere prima di tutto un grande uomo ed una bravissima persona. All’interno della Williams uno dei periodi più difficili sta mettendo a dura prova il team e come spiega Rubens, con coraggio e voglia di continuare, questo è un periodo che forse cesserà con l’arrivo dell’ex capo ingegnere della McLaren Mike Coughlan.

La voglia di non andare in pensione la si legge in questa dichiarazione dello stesso pilota brasiliano che si rivolge a Jackie Stewart, uomo molto vicino alla famiglia Williams:” Jackie dimmi perché amo ancora questa cosa così tanto anche quando mi ritrovo a partire dalla 19ma posizione? Potevo rimanere a casa e stare con i miei figli, ma ho bisogno di questo. Ho bisogno di adrenalina, e ho bisogno di essere in grado di cambiare le cose. Sono sicuro che lo farò, ma sto soffrendo qui in questo momento“.

La squadra sta attraversando un periodo difficile, ma proprio ora la famiglia ha bisogno di aggrapparsi e creare un ambiente piacevole. C’è un po’ di individualismo qua e là, alcuni pareri differenti. Abbiamo solo bisogno di aspettare che Mike Coughlan arrivi e speriamo che ci darà la direzione con una leadership tecnica. E’ troppo facile darsi la colpa a vicenda“.

Questo comportamento tenace è un merito per Barrichello. La Williams ha avuto anni di gloria ed oggi è tra i team con più storia e partecipazione nello sport, ma purtroppo la Formula 1 cambia ogni anno e si evolve. Come la legge della natura di Darwin l’adattamento alla circostanze è la selezione per i più forti…

Barrichello pensa alla pensione

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Si accende sempre di più il mercato piloti, soprattutto dopo che Rubens Barrichello ha ammesso che l’opzione pensionamento è da tenere sotto considerazione per il 2010. Il brasiliano ha già eguagliato e nettamente superato il record di presenze nella massima formula con circa 280 gare disputate e 17 anni di esperienza, ma sicuramente il momento di lasciare il sedile a qualche giovane pilota si avvicina sempre di più, anche perché la Brawn pare non essere più convinta di tenere ancora per molto il suo pilota.

Amo questo sport che ho praticato per 17 anni” ha spiegato il 37enne al Hungaroring il 95% dei miei sentimenti mi dice di rimanere dove sono, ho un sacco di amore e di velocità in me, ma allo stesso tempo esiste un 5% che mi dice il contrario”.

Accenni di vittimismo per Barrichello

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Non si tratta più di avere in squadra Michael Schumacher, ma ciò non basta a far lamentare Rubens Barrichello, autore di un ritiro nell’ultimo Gran Premio, accompagnato dallo straordinario successo del compagno che lo proietta verso i titolo iridato.

Il brasiliano della Brawn GP si è sempre lamentato per le scorrettezze all’interno del team quando correva in Ferrari, ma adesso che il pilota ha cambiato squadra e colleghi, sembra che la stessa identica situazione si stia ripresentando. E’ dunque frutto di una coalizione, nata in F1 per danneggiare il povero brasiliano o il pilota più esperto del mondo deve finalmente ammettere che non può essere un punto di riferimento per la squadra in cui corre? Sicuramente la seconda opzione fa a caso, ma Rubens si difende ancora una volta dando la colpa alla sfortuna.