F1 2012, Force India non si ritira dal Bahrain

ciao

Il team indiano sarà presente questo fine settimana per il Gran Premio nel deserto.
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Dopo l’episodio della bomba molotov, che indirettamente ha coinvolto dei membri della squadra mentre si dirigevano nel loro hotel, il vice capo Bob Fernley ha rilasciato un comunicato spiegando che il team non tornerà in Gran Bretagna, come invece ha chiesto uno dei personaggi coinvolti nella strana vicenda. Intanto tra i piloti sembra esser calata una falsa tranquillità e solo l’ex campione del mondo Damon Hill è tornato a puntare il dito contro Ecclestone e Jean Todt.

F1 Bahrain, parlamentare inglese: La gara un danno irreversibile

Dopo l’allarme lanciato da Damon Hill è la volta del deputato laburista Richard Burden ad inviare un avviso alla FIA inerente alla gara in medio oriente.

Il parlamentare tiene a puntualizzare che fino ad una settimana fa è morta una persona per le stesse ragioni che vivono nel paese da più di un anno e mentre è sicuro che l’organizzazione locale farà di tutto affinché si garantisca il buon andamento dell’evento, il danno al lungo termine al quale lo sport va in contro può essere irreversibile.

F1 Bahrain, la FIA non annulla la gara

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Fino ad oggi il GP del Bahrain fa parte del calendario di Formula Uno, ma in questi giorni voci hanno sostenuto che la Federazione dell’Automobile aveva cancellato l’evento per motivi di sicurezza. Giunta la smentita che conferma l’intenzione di andare a correre ad aprile nel medio oriente, lo sceicco Abdullah bin Isa al-Khalifa ha confessato che peró non sarà garantita sicurezza a tutti coloro che viaggeranno per raggiungere l’autodromo in vista della gara.

F1 Bahrain, in vendita i biglietti del GP


L’aria politica internazionale che si respira in questo 2012 non è simpatica. Il Bahrain ha annunciato l’inizio della vendita dei biglietti relativi al Gran Premio che regolarmente verrà disputato nelle date tra il 20 e 22 aprile. La presentazione ufficiale dell’evento è stata accompagnata da uno slogan alquanto bizzarro e provocatorio: Unif1ed – Nation One In Celebration. Attraverso questo i promotori hanno spiegato che lo sport è elemento unificatore e che la Formula 1 dunque ha un effetto positivo per la nazione, nonostante secondo quest’ultimi ci sia già una situazione sotto controllo.

F1, gruppi parlamentari inglesi dicono sì al Bahrain


L’Inghilterra è divisa al suo interno sulla questione Bahrain. Ad aprile è previsto il Gran Premio di Formula 1, ma in questi giorni si parla tanto di questo argomento, perchè proprio un anno fa iniziarono i moti insurrezionali all’interno del paese. Questi sembrano non essersi conclusi e mentre gran parte dell’opinione internazionale rifiuta l’idea di far svolgere una gara automobilistica in un contesto critico come questo, un All-Party Group del parlamento britannico ha inviato una lettera in favore dell’evento da disputare come da programma.

F1 2012, Gran Bretagna alza voce contro Bahrain


La Formula 1 non deve andare in Bahrain. Questo è quello che otto membri del parlamento inglese, sette dai quali provenienti dalla House of Lords, hanno voluto ribadire presentando una lettera al Times. Il Gran Premio è previsto per fine aprile, ma la recente instabilità politica e la delicatissima situazione in medio oriente, ha portato gli inglesi a lanciare questo appello diretto alla FIA e Bernie Ecclestone.

Le preoccupazioni si fanno sempre più forti, perché la Formula 1 non può mettere a rischio mezzi, materiali e soprattutto la vita delle persone. La stabilità nel Bahrain non è sotto controllo, già a dicembre quando una task force FIA formata da Jean Todt, Damon Hill e altri funzionari si era recata li, ottenendo un’impressione poco chiara dalla situazione complessa del paese.