Hamilton confessa: “Mia madre si è annoiata nel GP del Bahrain”. Ma Domenicali lo smentisce

La sottile linea che separa vincitori e vinti si fa più spessa. A distanza di dieci giorni dal Gran Premio del Bahrain che ha aperto la nuova stagione di Formula 1, il partito degli “annoiati” si arricchisce di un nuovo nome, quello di Lewis Hamilton. Sarà la delusione del terzo posto dietro alle due Ferrari, sarà la nuova MP4-25 che non regala emozioni, ma Hamilton ha confessato che pure sua madre si stava per addormentare davanti allo schermo mentre seguiva la gara del figlio. “Ho cenato con mia mamma mercoledì sera – ha detto il pilota della McLaren – e quando le ho chiesto che cosa pensasse della prima gara mi ha detto che è stata noiosissima. Non ho rivisto il GP, però non è la prima persona rimasta insoddisfatta dello spettacolo. La nuova stagione doveva essere ricca di fascino: il ritorno di Schumacher, i nuovi regolamenti sul carburante, invece molti mi hanno confermato che in Bahrain è stata una gara noiosa. Spero solo che a Melbourne le cose cambino, forse nella prima gara non era facile capire i cambiamenti”.

Button in Australia cerca il riscatto dopo il flop in Bahrain

Doveva essere l’anno della conferma. Per ora è solo un pessimo inizio di stagione. L’avventura di Jenson Button con la McLaren non è certo iniziata sotto una buona stella. Settimo posto in Bahrain alle spalle delle due Mercedes GP di Nico Rosberg e Michael Schumacher. E, ovviamente, dietro al compagno di team Lewis Hamilton. Il campione del mondo 2009 sperava che gli influssi benefici dello scorso anno – che l’hanno portato addirittura a vincere il mondiale, dopo che in carriera aveva vinto un solo Gran Premio – sarebbero continuati anche nel 2010. Invece la McLaren non è la BrawnGP e se prima Red Bull e Ferrari erano in pesante ritardo, adesso sono tra le favorite alla vittoria. Button sa che dall’Australia passa una buona fetta di stagione, se non per il solo fatto che steccare un’altra gara farebbe storcere il naso a qualcuno nel team di Woking che quest’anno ha voluto puntare su una squadra “all english”. “Credo che Red Bull e Ferrari sono le più forti – ha già messo le mani avanti Button –, la McLaren viene dopo però spero che da oggi possa cambiare qualcosa e sono fiducioso”. A Melbourne l’iridato del 2009 insegue una prestazione che gli consenta di tornare al vertice, magari vendicandosi ai danni di Hamilton che sembra aver già messo in chiaro chi comanda nel team: “La prima gara non è stata facile, perché la macchina non si è adattata bene alla pista e penso che all’Albert Park le cose andranno meglio. O almeno lo spero. Arrivare a podio sarebbe fantastico”.

Formula 1: Chi vince la prima gara stagionale ha l’80% di possibilità di conquistare il mondiale

Vincere la prima gara della stagione assicura il titolo mondiale all’80 per cento. Fernando Alonso, vincitore del Gran Premio del Bahrain che ha aperto la stagione 2010 di Formula 1, può dormire sonni tranquilli. Secondo una statistica, infatti, trionfare al primo appuntamento significa mettersi in bacheca la vittoria finale. Stando ai numeri degli ultimi dieci anni di F.1, infatti, i piloti che finora hanno centrato il mondiale vincendo la prima gara sono ben 5: Michael Schumacher, Fernando Alonso, Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton e Jenson Button. Solo David Coulthard (2003) e Giancarlo Fisichella (2005) sono gli unici piloti ad aver vinto il primo Gran Premio della stagione senza poi riuscire a conquistare il mondiale piloti. E dando uno sguardo all’intera storia della F.1 (che in Bahrain ha inaugurato la stagione numero 60), sono addirittura 31 le occasioni in cui ricorre la regola secondo la quale a vincere il mondiale sarebbe il pilota che si ritrova sul gradino più alto del podio al primo appuntamento. Se poi si limita la ricerca agli ultimi 20 anni, allora si scopre che sono ben 16 i vincitori del mondiale a rispettare questa regola.

Schumacher il “taxista” ammette: “La nuova F.1 è troppo facile”

Gli hanno dato del taxista, ma Michael Schumache non si è offeso. Anzi, è riuscito a dimostrare che il suo sesto posto in Bahrain (dopo essere partito dalla settima posizione in griglia di partenza) è stato un risultato da non denigrare. Senza considerare che il tedesco della Mercedes GP ha guidato senza avere neppure una difficoltà. In molti – soprattutto i tifosi traditi della Ferrari – hanno sperato che il sette volte campione del Mondo potesse almeno incontrare qualche ostacolo. Invece, Schumi ha guidato come se fosse in una tranquillo weekend con moglie e figli, permettendosi pure di aggiungere che la nuova F.1 è nettamente “più facile” rispetto a quella che aveva abbandonato nel 2006. “La gara non è stata difficile e se date un’occhiata ai tempi noterete che sono stato solo leggermente più lento rispetto al passato – ha confessato Schumacher alla stampa inglese –. Perché non sono andato forte come una volta? La risposta è nelle nuove gomme: non è più possibile spingere come prima e questo permette di poter guidare con maggiore semplicità”.

La Mercedes GP sogna un mondiale da protagonista

Se la Ferrari deve fare i conti con il surriscaldamento del motore, in casa Mercedes GP l’entusiasmo è alle stelle. Nonostante il quinto e il sesto posto ottenuti da Nico Rosberg e Michael Schumacher in Bahrain, il team di Ross Brawn guarda al futuro con speranza. Rispetto al pre-stagione spagnolo, nel deserto di Sakhir sono arrivate risposte importanti, anche se l’auspicato balzo in avanti è ancora lontano.

La nuova soluzione aerodinamica non è servita a colmare il gap con Ferrari e Red Bull, ma Schumi è riuscito a tenersi alle spalle il campione del mondo Jenson Button sulla McLaren.

Per questi motivi Nick Fry, direttore esecutivo della scuderia tedesca ha confermato che il clima in casa Mercedes GP è sereno, perché il progetto sta procedendo come desiderato: “I nostri piloti sanno che devono ancora lavorare per migliorare la macchina, ma il team è buono e tutti stanno facendo il loro dovere per ottenere risultati. La stagione è ancora lunga e sono certo che sotto la direzione di Ross Brawn tutto possa andare come vogliamo. Arriveremo lontano, questo è il nostro obiettivo”.

Formula 1: Il Banco de Santander più ricco dopo il pre-stagione e il GP del Bahrain

Il pre-stagione di Formula 1? Un affare da 25 milioni di euro. Tra i primi a festeggiare Fernando Alonso c’è stato il Banco di Santander, il nuovo main sponsor della Ferrari che ha seguito il pilota spagnolo, diventato il volto dell’istituto di credito iberico. Secondo le prime stime, il tour della F10 con le tre tappe in Spagna (ecco spiegata la motivazione di un pre-stagione tutto spagnolo, a differenza dello scorso anno con tappa in Bahrain) e il primo Gran Premio in Bahrain, avrebbe fruttato circa 25 milioni euro al Banco de Santander che ha investito nel team di Maranello circa 200 milioni di euro suddivisi in 5 anni (quindi circa 40 milioni di euro a stagione). Il risultato per la banca spagnola diventa ancora più sorprendente se si confronta con quanto racimolato lo scorso anno, quando il Banco de Santander era il main sponsor della McLaren (adesso marchiata Vodafone): nel 2009 l’istituto di credito iberico aveva ottenuto guadagni per circa 80 milioni di euro in tutta la stagione.

Stampa, piloti e team contro la nuova monotonia della F.1

Saranno pure cambiate le regole, ma la Formula 1 continua ad annoiare. La nuova monotonia del Circus adesso si è tinta di rosso grazie alla doppietta della Ferrari, ma ai piani alti della F.1 hanno iniziato a temere quello che è accaduto lo scorso anno: fuggi-fuggi generale con il pubblico che preferisce lo spettacolo del motomondiale a quello della Formula 1. Le critiche più pesanti arrivano dall’Inghilterra, dove il ‘Daily Mail’ addirittura parla di un “Noioso-rain” parafrasando la località del primo Gran Premio (Bahrain) e poi aggiunge: “La Fia e i piloti devono risolvere urgentemente il problema della noia. Ci sono quattro campioni del mondo in pista e le piste dovrebbero essere sempre più spettacolari (il circuito del Bahrain era stato rivisitato appunto per consentire maggiori sorpassi, ndr), invece sono sempre opache.

E’ tornato Schumacher il “capriccioso” e Rosberg s’infuria

Condividere il team con Michael Schumacher è un’impresa. Per informazioni chiedere a Eddie Irvine, Rubens Barrichello e anche a Felipe Massa. Adesso alla lista dei piloti che devono fare i conti con la presenza – scomoda – di Schumi, c’è Nico Rosberg, il giovane pilota della Mercedes GP che in Bahrain, nonostante l’età e la poca esperienza, è riuscito a stare davanti al sette volte campione del mondo. Certo, Schumacher è un po’ arrugginito e la sua performance è anche viziata da quel pizzico di emozione che tradisce anche i più esperti, ma per Rosberg è una soddisfazione da incorniciare, visto che Schumi era stato scelto da Ross Brawn per fare da mentore al giovane tedesco. Eppure se Rosberg si comporta da pilota esemplare, il kaiser inizia a ritagliarsi i suoi spazi, facendo il divo della F.1.

Alonso come Raikkonen: ma lo spagnolo è già un leader

Quando si dice “salire sul carro del vincitore”. Dopo un anno passato a sparar sentenze contro la Ferrari (in ritardo con lo sviluppo della F60 e incapace di reagire davanti alla scelta al limite del regolamento delle Brawn GP), la stampa italiana è tornata a celebrare il marchio più famoso del Mondo. È bastata la vittoria di Fernando Alonso – con il secondo posto di Felipe Massa per l’80esima doppietta delle Rosse – per riaccendere il tifo sopito di milioni di ferraristi. Il confronto con Michael Schumacher, che alla prima uscita in Ferrari era stato costretto a ritirarsi in Australia (era la stagione 1996) è stato vinto, ma la sfida con l’ex ferrarista Kimi Raikkonen è solo pareggiata. Già, perché il finlandese nel 2007 aveva vinto subito (Gran Premio di Australia), proprio davanti ad Alonso che all’epoca guidava la McLaren.

La delusione di Vettel, la soddisfazione di Schumi. Gli altri volti del Bahrain

Aveva la vittoria in pugno. Gli sarebbe bastato rimanere in testa per altri 20 giri e oggi i titoli dei giornali sarebbero stati tutti per lui. Invece Sebastian Vettel è uscito deluso e amareggiato per la prima gara della stagione. Il tedesco della Red Bull è stato costretto ad accontentarsi del quarto posto, superato da Alonso, Massa e pure da Hamilton. Risultato? Fuori dal podio per un problema meccanico che neppure i tecnici avrebbero potuto risolvere con un nuovo pit-stop. “Il weekend è stato molto positivo, però il problema meccanico mi ha fatto perdere la prima posizione: avevo la macchina più veloce in pista” ha poi dichiarato Vettel al termine della gara.

“La mia vittoria per i tifosi della Ferrari”. Alonso è già nel cuore dei ferraristi

Il mio successo? Lo dedico all’Italia”. Quando Fernando Alonso arriva davanti ai microfoni, è un fiume in piena che trattiene a stento l’emozione. Lo spagnolo ha appena conquistato il suo primo Gran Premio con la Ferrari e la dimostrazione di forza della Rossa è stata confermata dal secondo posto di Felipe Massa. “Lo champagne sul podio era dolce come il miele, ho voluto berne una gran sorsata” ha dichiarato Alonso al termine della prima emozionante gara della nuova stagione di F.1. L’asturiano sognava di poter pilotare la Ferrari fin da bambino e il padre glielo ricordava spesso: “Puoi vincere con la Renault, ma per entrare nella storia devi vincere con la Ferrari”.

GP del Bahrain: le pagelle dei protagonisti. Alonso strepitoso

Dopo la doppietta della Ferrari nel Gran Premio del Bahrain, con la vittoria di Fernando Alonso e il secondo posto di Felipe Massa, diamo i voti ai principali protagonisti della gara.

Fernando Alonso: lo spagnolo non poteva sognare un esordio migliore. Terza posizione in griglia di partenza, sorpasso a Massa alla prima curva e poi vittoria in tranquillità dopo che Vettel deve abbandonare la lotta. Alonso come Kimi Raikkonen (primo in Australia all’esordio nel team di Maranello nel 2007), il finlandese che – ironia della sorte – è stato scaricato per fargli spazio in Ferrari, ma meglio addirittura di Michael Schumacher che nel 1996 in Australia era stato costretto a ritirarsi alla prima con il team di Maranello. L’asturiano guida alla perfezione la F10, controllando il compagno di scuderia e mantenendo un ottimo passo di gara che gli permette di sorpassare Vettel quando la Red Bull cede. IMPERIALE. Voto 10.