Ayrton Indimenticabile, in edicola con la Gazzetta dello Sport

Il primo maggio saranno passati 20 anni da quel maledetto giorno in cui alla curva del Tamburello di Imola si consumò una delle più grandi tragedie del mondo dei motori. L’aria pesante per la morte di Roland Ratzenberger non bastò a fermare un week end che la Formula 1 non dimenticherà mai. L’ultimo in cui corse uno dei piloti più amati e mai dimenticati del Circus. Quel brasiliano che dovette arrendersi a un piantone dello sterzo ceduto e un braccetto della sospensione che tragicamente si infilò nel suo casco ferendolo: Ayrton Senna, indimenticabile.

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Berger svela il sogno di Ayrton Senna, la Ferrari

I ricordi, come in tutti gli sport, rendono speciale una disciplina. Ci sono dei campioni che rimangono per sempre, anche se non sono più su questa terra. Impossibile dimenticarli, anche a distanza di moltissimi anni. Lo sa bene l‘ex pilota austriaco Gerhard Berger, che nel corso di un’intervista realizzata per il programma di Sky Sport “I Signori della Formula 1”, ha dedicato parole di elogio al leggendario Ayrton Senna:

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Piquet contro Senna: “oggi non vincerebbe niente”

piquet senna non vincerebbe nulla

Evidentemente la notorietà logora chi non ce l’ha. Nelsinho Piquet, figlio del più celebre Nelson pluricampione di automobilismo degli anni ’80, sente la pressione del nome che porta, e se non riesce ad eccellere sulla pista, almeno ci prova sui giornali.

piquet senna non vincerebbe nulla

L’ultima trovata del figliol non tanto prodigo del campione di cui porta il nome è prendersela con chi non può più difendersi, il grande Ayrton Senna che la Formula Uno ancora piange a causa della scomparsa prematura durante il Gran Premio di San Marino del ’94.

Auto di Ayrton Senna finisce all’asta

La mitica auto Toleman TG184-2, la prima auto di Formula Uno del 1984 di Ayrton Senna, verrà battuta all’asta alla Silvestone Auctions, in Inghilterra, il prossimo 16 maggio. Questo cimelio che ha fatto la storia, debuttò proprio in Brasile dove un giovane Senna, a 24 anni, fece il suo esordio in Formula Uno.

Alonso come Senna: lo spagnolo raggiunge quota 614 punti in carriera

Fernando Alonso come Ayrton Senna. Se fino a qualche tempo fa il paragone più gettonato per lo spagnolo della Ferrari è con Michael Schumacher (che come Alonso passò dalla Renault alla scuderia di Maranello dopo aver conquistato due campionati del mondo), adesso l’asturiano punta più in alto. Con i 614 punti in carriera, Alonso ha infatti raggiunto il traguardo che apparteneva a Senna. Nella classifica iridata, lo spagnolo della Ferrari si ritrova così alle spalle di Schumacher e Prost, ma visto il nuovo sistema di assegnazione dei punteggi il sorpasso di Alonso è imminente. Certo, adesso chi trionfa in un Gran Premio conquista ben 25 punti, mentre fino allo scorso anno i punti erano solo 10, però c’è un dato molto interessante da analizzare nella carriera di Alonso.

Il ricordo di Senna nel giorno del suo compleanno

Avrebbe compiuto 50 anni. Invece, la giornata di ieri è stata la celebrazione del ricordo di uno dei piloti più amati della storia della Formula 1. Ayrton Senna avrebbe festeggiato il suo 50esimo compleanno, invece una morte prematura l’ha portato via a soli 34 anni. Era il 1 maggio 1994 quando il pilota brasiliano della Williams perse il controllo della sua macchina sul circuito di Imola e finì contro le barriere di protezione. Fu un urto violentissimo e Senna – estratto ancora vivo dalle lamiere – lottò tra la vita e la morte, ma le emorragie che aveva subito erano troppo pesanti per salvargli la vita. Si spense all’apice della sua carriera, in un Gran Premio che non avrebbe voluto correre perché, come confessarono poi dai box Williams, Senna sentiva che quel tracciato non era sicuro per i piloti. Si concluse così la carriera del tre volte campione del mondo che ha passato virtualmente il testimone al nipote Bruno, che da una settimana è al volante dell’Hispanica (l’ultimo team di F.1). Aveva iniziato a guidare a quattro anni, Ayrton, quando il padre Milton gli regalò un kart. Il debutto in pista avvenne a otto anni e sui kart si laureò campione sudamericano e vice campione del mondo.

Ecclestone a Interlagos: “Senna, una morte che ha fatto bene alla Formula 1”

ayrton-sennaA pochi istanti  dall’attesissimo Gp del Brasile, arrivano a scatenare l’ambiente dei motori le ennesime dichiarazioni discutibili di patron Bernie Ecclestone. Non riguardano, stavolta, nè Jenson Button nè alcuno dei piloti attualmente impegnati ad Interlagos ma riprendono uno dei miti indiscussi, forse il personaggio più amato nell’ambito della Formula 1: Ayrton Senna. Scomodare uno dei più grandi piloti di tutti i tempi, e farlo in queste modalità non è certo stata una mossa vincente nè – pur sforzandoci – ne intuiamo le motivazioni. Ma tant’è.

Ancora una volta, sono le parole di Ecclestone a tenere banco e suscitare più di una reazione. Tra appassionati e addetti ai lavori. Ecco quanto riportato da Folha S.Paulo:

Raikkonen: “Il mio futuro lontano dalla Ferrari, chissà…”

kimi-raikkonen-ferrariIl futuro incerto di Kimi Raikkonen ha gli occhi azzurri e i capelli biondi ed è nascosto in un volto da Principe azzurro delle favole. Per il finlandese, che affronta gli ultimi gran premi in Ferrari dopo una rescissione consensuale del contratto che lo legava alla scuderia di Maranello, un epilogo che stona notevolmente con quella faccia d’angelo che si ritrova.

Bello e vincente, come accade nelle pagine più felici della storia. Tanto vincente, Raikkonen, da approdare in Ferrari al posto del mostro sacro, Michael Schumacher, e mettere a tacere i più scettici con la conquista di un Mondiale sperato ma non tanto atteso (2007). Per questo fa specie, lui che il Cavallino lo sta tenendo in piedi da solo da che Felipe Massa è stato costretto al forfait, sapere che il prossimo anno sarà a gareggiare con un’altra monoposto.

O altrove, lontano dalla bolgia dei motori infernali della Formula 1.  Alla vigilia del gran premio di Giappone, nel quale ha portato a casa un quarto posto che non dettaglia per filo e per segno gli enormi problemi della sua monoposto, aveva detto un po’ così, senza dare particolare peso alla faccenda:

Senna futuro pilota BMW?

Che il tedesco Nick Heidfeld sia di troppo alla BMW si era capito, ma mai nessuno avrebbe pensato che a sostituire il tedesco nel campionato 2009 potrebbe essere il brasiliano emergente nipote del grande Ayrton Senna.

Senna ha vinto un mese fa il gran premio di Monaco e attualmente è uno dei possibili candidati alla vittoria del campionato in GP2, grazie al suo talento, che secondo alcune voci lo porterà presto a ricoprire uno dei ruoli più importanti in Formula Uno.

Senna non pensa alla Formula Uno

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E’ emozionante poter parlare ancora oggi di un bravissimo pilota che peraltro porta il nome del grandissimo Ayrton Senna. Come ben tutti gli appassionati di automobilismo e soprattutto di Formula uno sanno, il nipote del campione brasiliano è attualmente impegnato nel campionato di Gp2, categoria subordinata alla F1 ma con una particolare importanza che ha suscitato una grandissima attrazione da parte degli spettatori.

Bruno è il nome, lo stesso che in quest’ultimo periodo sta suscitando molto scalpore e curiosità tra gli appassionati soprattutto per il grado di parentela che lo lega allo zio tre volte campione del mondo. Il giovane Senna è un bravo pilota e pare che proprio in questo periodo stia dimostrando di avere del talento simile a quello dello zio, infatti nell’ultimo GP effettuato è stato protagonista conquistando la vittoria della gara. Sarà il caso o il destino, ciò nonostante Bruno ha vinto a Montecarlo, lo stesso circuito che ha reso leggendario il grande Senna che vinse l’ultimo suo GP 15 anni fa.