Autovelox irregolari, maxi operazione della Guardia di Finanza a Desenzano del Garda

Dicono i numeri: 558 persone denunciate, 146 amministrazioni comunali e 367 funzionari pubblici coinvolti. Sequestrati 6 misuratori di velocità ; 10 computer; 4 hard disk e 4 pen drive. Sequestrati gli uffici in via Pasubio e via Olimpia a Desenzano del Garda e 51 unità immobiliari per un valore pari a 2.346.300 euro. E’ il risultato di una vasta operazione, conclusa con successo, da parte della Guardia di finanza di Brescia che, dopo alcuni anni di indagini, ha posto fine alla vicenda sugli impianti ‘autovelox’ irregolari. I finanzieri di Desenzano hanno sigillato gli uffici della Garda Segnale gestita da B.D., 60 anni, originario di Cedole, in provincia di Mantova, ma da anni residente a Desenzano del Garda.

L’uomo era già stato al centro di diverse indagini penali in relazione agli appalti per la gestione di servizi di rilevamento delle infrazioni al codice della strada tramite autovelox e la società del 60enne era contemporaneamente finita nel mirino anche dei finanzieri di Sala Consilina che lo scorso anno accertarono la contestazione di circa 82 mila violazioni al codice della strada con indebite richieste di sanzioni per circa 11,5 milioni di euro. Il titolare, attraverso una cinquantina di autovelox di cui solo due omologati, è riuscito ad ottenere gli appalti con le amministrazioni comunali attraverso finte gare a cui partecipavano solo ditte a lui riconducibili.

Firenze, autovelox: molti ricorsi respinti

Nella vicenda delle multe effettuate dagli autovelox a Firenze non ci sono solo istanze accolte dai giudici di pace, finora alcune decine, “ma anche decine di ricorsi parzialmente o integralmente respinti”. È quanto precisa, in una nota, il comandante della polizia municipale fiorentina, Massimo Ancillotti.

Ancillotti spiega che “contrariamente a quanto riferito da organi di stampa, associazioni varie e altri”, a fronte di ricorsi al giudice di pace “avverso verbali di contestazione per violazioni ai limiti di velocità accertate con dispositivi a distanza effettivamente accolti, già alla data attuale esistono decine di ricorsi di analogo contenuto parzialmente od integralmente respinti sia in relazione alla classificazione delle strade – su cui taluni giudici di pace non hanno rilevato irregolarità alcuna – sia in ordine alla segnaletica di presegnalamento dei misuratori di velocità, valutata adeguata”.