C’è una differenza tra auto d’epoca e auto storiche e anche se tanti pensano siano la stessa cosa, interviene proprio il codice della strada a stabilire le differenze che danno luogo a diverse agevolazioni.
Le agevolazioni fiscali previste dal governo sono diverse tra auto d’epoca e auto storica e, se l’auto possiede i requisiti necessari a essere dichiarata auto storica, il bollo e l’assicurazione saranno decisamente ridotte.Le due categorie di auto sono ben distinte tra loro e le certificazioni di auto storica o d’epoca comportano diverse conseguenze. L’articolo del Codice della Strada che prende in esame le tipologie di auto è il numero 60.
I veicoli d’epoca – articolo 60 del Codice della Strada
Rientrano nella categoria dei veicoli d’epoca i motoveicoli e gli autoveicoli cancellati dal P.R.A. perché destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice, e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l’ammissione alla circolazione. Tali veicoli sono iscritti in apposito elenco presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri.
Rientrano nella categoria dei motoveicoli e autoveicoli di interesse storico e collezionistico
tutti quelli di cui risulti l’iscrizione in uno dei seguenti registri: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. I veicoli di interesse storico o collezionistico possono circolare sulle strade purché posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli, determinati dal regolamento.
È sempre il codice della strada a fornire la definizione indicando anche le sanzioni per chi non si attiene a queste disposizioni.