Alonso: a Monaco potevo salire sul podio

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Fernando Alonso ammette di aver perso l’occasione più importante dell’anno per poter ritornare tra i primi. La sua Renault non è a pari passo né di BMW, McLaren e tanto meno Ferrari, ma nonostante questa penalità il gran premio di Monaco è un tracciato che da l’opportunità ai veri piloti di emergere dalle retrovie per ottenere delle posizioni migliori.

Alonso è stato autore di una buona qualifica e di un’ottima partenza, ma in gara per colpa di alcuni incidenti lo spagnolo è stato costretto a inseguire e a terminare la sua gara in 10ma posizione senza ottenere nessun punto. Comunque sia Fernando non prova rammarico dopo il week-end, infatti ha spiegato che l’unico elemento positivo per lui è il fatto di non aver nessuna posta in gioco e quindi nessun rischio da tener conto, elementi che gli creano una situazione molto serena e tranquilla.

Alonso promette la sorpresa a Monaco

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Fernando Alonso è convinto di poter sorprendere tutti questo fine settimana sul circuito di Montecarlo. Il pilota Renault è in continua lotta per poter portare il suo team ai vertici come il 2005 – 2006 e già nelle ultime gare sono giunte le prime soddisfazioni dopo il duro lavoro.

Lo spagnolo è stato autore di un buon secondo posto in qualifica sul circuito di Barcellona, ma nella gara è stato costretto ad un brutto ritiro davanti il suo pubblico di casa, per colpa di un guasto tecnico al propulsore. Ad Istanbul però, Fernando ha ottenuto un ottimo sesto posto, portando così a casa 3 punti preziosissimi che gli hanno permesso di occupare l’ottava posizione nella classifica piloti.

Questo week–end la Formula Uno è impegnata a Monaco, circuito favorevole ad Alonso, che lo ha visto per ben due volte di seguito sul gradino più alto del podio. Quest’anno Alonso ha confidato di non essere all’altezza di Ferrari, McLaren e Bmw, ma sa benissimo che in questo circuito conta moltissimo la bravura e la preparazione di un pilota.

“Non conta il passo di gara in questo tracciato “ha dichiarato il pilota, “Ma ovviamente avere una macchina competitiva come quelle che risiedono in vetta facilita il lavoro e garantisce minori sforzi per noi piloti”.