Com’è fatto il circuito Albert Park di Melbourne

Una delle particolarità del circuito australiano è che si snoda nel centro città e poi la gara si disputa generalmente al tramonto. Ecco le caratteristiche di una pista che anche per l’anno prossimo è inserita nel calendario della F1.

La Fota non vuole cambiare il regolamento di F.1

La Formula 1 è noiosa? Non sembrerebbe. Messe in archivio le critiche subite dalla F.1 dopo il Gran Premio del Bahrain (con vittoria di Alonso e secondo posto di Massa dopo un solo sorpasso ai danni di Vettel rallentato per problemi meccanici), il Circus è tornato a divertire grazie alla prova all’Albert Park in Australia. Se fino a una settimana fa si era levato il coro di voci che pretendeva di cambiare le regole in F.1, adesso le emozioni australiane hanno fatto cambiare idea a piloti e team che sono riusciti ad offrire un Gran Premio spettacolare con sorpassi e lotta per le prime posizioni. Prima di Malbourne, erano arrivate proposte sul numero di soste ai box da rendere obbligatorie: la proposta aveva scatenato le reazioni di qualche pilota, Alonso in testa, che ricordavano che la F.1 è noiosa da 15 anni e rendere obbligatorio un numero prestabilito di pit-stop significherebbe annullare le strategie delle squadre. Per fortuna è poi arrivata la gara in Australia che ha dissipato ogni critica e ha fatto riconciliare il pubblico con la F.1.

Hamilton: “Rosberg più forte di Schumacher”. Ecclestone: “Diamo tempo a Schumi”

Bernie Ecclestone e Lewis Hamilton, la strana coppia. Prima di affrontare il secondo Gran Premio della stagione (da ieri le monoposto hanno iniziato a girare all’Albert Park di Melbourne), il sito ufficiale della Formula 1 ha pubblicato un’intervista doppia ai due inglesi: la giovane promessa da una parte e il vecchio patron dall’altra. Uno dei primi argomenti affrontati dalla coppia Hamilton-Ecclestone è stato il ritorno alle corse di Michael Schumacher che dopo tre anni trascorsi ad impegnare il tempo in ogni modo (dal freeclimbing alle gare in moto) ha deciso di rimettersi al volante di una monoposto. “Certe persone non invecchiano – ha detto il pilota della McLaren – e Schumi ha già vinto il mondiale sette volte. Questo però non significa che sarà ancora il più forte: in Bahrain è dovuto rimanere dietro al suo compagno Nico Rosberg che è andato molto veloce, soprattutto nelle qualifiche”.

Alonso predica tranquillità: “Rimaniamo coi piedi per terra”

La filosofia in casa Ferrari non cambia. Piedi a terra e massima concentrazione. Lo ha ribadito anche Fernando Alonso, fresco vincitore del primo Gran Premio del Bahrain. Lo spagnolo è riuscito a trionfare al debutto, seguendo le orme di Kimi Raikkonen, l’ultimo in ordine di tempo a vincere alla prima gara e a portarsi a casa il titolo mondiale.

Alonso sa che la Ferrari ha la macchina più forte di tutta la F.1, anche se in qualifica la Red Bull dovrebbe rimanere leggermente più veloce. Certo, se Sebastian Vettel non avesse avuto quel problema meccanico nel deserto, allora non avremmo parlato della storica doppietta della Ferrari (l’80esima del team del Cavallino), ma in F.1 non conta solo la velocità.