Il ricordo di Senna nel giorno del suo compleanno

Avrebbe compiuto 50 anni. Invece, la giornata di ieri è stata la celebrazione del ricordo di uno dei piloti più amati della storia della Formula 1. Ayrton Senna avrebbe festeggiato il suo 50esimo compleanno, invece una morte prematura l’ha portato via a soli 34 anni. Era il 1 maggio 1994 quando il pilota brasiliano della Williams perse il controllo della sua macchina sul circuito di Imola e finì contro le barriere di protezione. Fu un urto violentissimo e Senna – estratto ancora vivo dalle lamiere – lottò tra la vita e la morte, ma le emorragie che aveva subito erano troppo pesanti per salvargli la vita. Si spense all’apice della sua carriera, in un Gran Premio che non avrebbe voluto correre perché, come confessarono poi dai box Williams, Senna sentiva che quel tracciato non era sicuro per i piloti. Si concluse così la carriera del tre volte campione del mondo che ha passato virtualmente il testimone al nipote Bruno, che da una settimana è al volante dell’Hispanica (l’ultimo team di F.1). Aveva iniziato a guidare a quattro anni, Ayrton, quando il padre Milton gli regalò un kart. Il debutto in pista avvenne a otto anni e sui kart si laureò campione sudamericano e vice campione del mondo.

I ritorni eccellenti in F.1: chi ebbe successo e chi fu un flop

Formula 1 atto II. Michael Schumacher come Rocky, oppure come Rambo. Ad Hollywood i sequel di successo si contano su una mano e ultimamente il consiglio è evitare di riproporre al pubblico storie già viste. Eppure Schumi non deve aver pensato alla regola non scritta del cinema secondo la quale il primo film è sempre più interessante del secondo. Piuttosto il tedesco della Mercedes GP deve aver preso spunto dai suoi colleghi che nel corso della storia di F.1 si sono ripresentati in pista dopo aver dato l’addio al Circus. Schumacher è il settimo pilota che ha deciso di tornare a guidare e i suoi risultati faranno pendere l’ago della bilancia, visto che attualmente c’è una perfetta parità tra quelli che tornando hanno avuto successo e quelli che si sono rivelati un flop.

Raikkonen: “Il mio futuro lontano dalla Ferrari, chissà…”

kimi-raikkonen-ferrariIl futuro incerto di Kimi Raikkonen ha gli occhi azzurri e i capelli biondi ed è nascosto in un volto da Principe azzurro delle favole. Per il finlandese, che affronta gli ultimi gran premi in Ferrari dopo una rescissione consensuale del contratto che lo legava alla scuderia di Maranello, un epilogo che stona notevolmente con quella faccia d’angelo che si ritrova.

Bello e vincente, come accade nelle pagine più felici della storia. Tanto vincente, Raikkonen, da approdare in Ferrari al posto del mostro sacro, Michael Schumacher, e mettere a tacere i più scettici con la conquista di un Mondiale sperato ma non tanto atteso (2007). Per questo fa specie, lui che il Cavallino lo sta tenendo in piedi da solo da che Felipe Massa è stato costretto al forfait, sapere che il prossimo anno sarà a gareggiare con un’altra monoposto.

O altrove, lontano dalla bolgia dei motori infernali della Formula 1.  Alla vigilia del gran premio di Giappone, nel quale ha portato a casa un quarto posto che non dettaglia per filo e per segno gli enormi problemi della sua monoposto, aveva detto un po’ così, senza dare particolare peso alla faccenda:

F1, Briatore: “Lascio per salvare la squadra”. Renault: “Duro colpo”. Alain Prost futuro G.M.?

briatore-renaultOramai è ufficiale: dopo le indiscrezioni fatte trapelare dal quotidiano spagnolo “As”, Flavio Briatore ha lasciato il suo incarico in Renault (assieme al direttore tecnico Pat Symonds, ndr) e si è concesso sulle pagine del Daily Mirror in quella che è a tutti gli effetti un’intervista volta a chiarire la situazione.

Per gli inglesi, il caso ha preso la denominazione di “crashgate” e rimanda a ciò che accadde nel corso del Gp di Singapore dello scorso anno (Piquet jr. ha confessato di aver assecondato la squadra ed essere incapèpato in un incidente volontario al fine di favorire Fernando Alonso).

Nelle parole del manager italiano, tutta la verità secondo Flavio Briatore.

F1, “As” sul caso-Piquet: Renault-Briatore, pronto il licenziamento “a tempo”

briatore

Come accade spesso, le notizie cariche di clamore arrivano – con largo anticipo rispetto all’evoluzione dei fatti – dalla Spagna, fonte il quotidiano sportivo “As”. La notizia riprende la recente diatriba tra Nelson Piquet jr e Flavio Briatore, con il primo fermo nell’accusare il suo ex direttore generale per quanto accadde nel corso del Gp di Singapore del 2008.

La versione del minore dei Piquet è che Briatore lo averbbe spinto a causare un incidente col fine di favorire una buona prestazione di Fernando Alonso. La replica dell’italiano non si è fatta attendere: secca smentita e minaccia di denuncia.

Ora, per togliersi dall’embasse del caso, pare che la Renault stia pensando alla sostituzione dello stesso Briatore: in tal modo, si eviterebbero eventuali conseguenze disciplinari legate all’episodio e la compagnia francese scamperebbe un contrasto “da punto interrogativo” con la Fia.

F1, reazioni Vip al forfait di Schumacher

Michael-SchumacherI campioni conoscono orgoglio, voglia di superarsi, riconoscenza. E Michael Schumacher, una volta di più, ha mostrato di essere un campione nel momento in cui ha accettato di rientrare in pista raccogliendo la proposta della Ferrari. Per una settimana è sembrato anche ai profani di percepire un particolare interesse verso la Formula 1: quello garantito dalla sola idea di tornare a vedere il mito negli abiti che più gli sono congeniali.

E’ sembrato di vivere qualcosa di magico: come avere la possibilità di assistere ad un concerto live di Jim Morrison, come rivedere al cinema le nuove gesta di Alberto Sordi. E invece, l’opportunità è sfumata per quell’elemento che – ahinoi – nemmeno ai campioni è consentito di riuscire a modellare a proprio piacimento. Ovvero, la tenuta fisica.