Se lo dice Standard & Poor’s, significa aggiungere una ulteriore voce più che autorevole alle tante che già si sono succedute nel corso dei mesi: senza un aiuto concreto da parte dei governi per creare un’industria di macchine elettriche, i costruttori di automobili difficilmente potranno cercare di sviluppare in maniera significativa il settore di riferimento.
È la conclusione cui giunge, attraverso un report dettagliato, Standard & Poor’s, la quale non dimentica di ribadire le parole dell’Unione Europea e di alcuni governi nazionali, secondo cui lo sviluppo dei mezzi elettrici capaci di competere con le performance e i prezzi di quelli tradizionali potrebbe giocare un ruolo significativo per conseguire il traguardo delle riduzioni di emissioni di biossido di carbonio dalle automobili di 95 grammi per Km entro il 2020.
Se, fino a oggi, il mercato delle auto elettriche ha fatto registrare un basso impatto sul mercato (pari allo 0,7% nel 2010) è anche perchè – si evince dal rapporto – nessuno sa quali tecnologie verranno utilizzate nè in che maniera sarà colmata la mancanza di stazioni di ricarica.