Tutte le nuove norme sembrano davvero non incidere più di tanto sulla testa dei giovani, che nonostante rischino di perdere la patente, e soprattutto farsi male con la propria la vita, continuano a trasgredire il codice della strada. Sembra come un fenomeno paranormale di soggetti che incuranti dei rischi che potrebbero causare, continuano a bere nei ristoranti, cene, locali e discoteca, e poi si mettono sul volante per tornare a casa storditi dalla musica, dalla stanchezza e droghe, causando spesso incidenti mortali che coinvolgono tante vittime innocenti. I dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità sono allarmanti, un italiano su 10, si mette al volante dopo aver bevuto sia poco che tanto. Ma il dato che colpisce è che non si tratta di giovanissimi patentati ma di uomini che vanno dai 25 ai 35 anni, molto spesso maturi e con famiglia. Le zone più a rischio sono le Regioni al Nord e quelle al Centro, con una nota negativa al Sud rappresentata dalla Calabria.
Sicurezza stradale, un italiano su 10 guida dopo aver bevuto, e la macchia nera spetta alla Calabria
di 21 Settembre 20102
Moreno 22 Settembre 2010 il 11:00
Francamente non capisco cosa sia tanto aberrante: se l’indicazione di una inchiesta riconducibile all’Istituto superiore di Sanità o l’aver sollevato un problema che dovrebbe stare a cuore anche a Lei. Un dato su tutti: nel 2009, 35mila persone sono morte in incidenti stradali in tutta l’Unione Europea e tra i motivi principali che stanno a monte degli stessi se ne possono indicare almeno tre: eccessiva velocità, guida in stato di ebbrezza, mancato uso della cintura di sicurezza. Perdoni, ma di quale verità sta parlando?
http://www.epicentro.iss.it/passi/SicurezzaStradale09.asp