Sempre di più i gran premi sono al centro di moltissime polemiche, proprio perché sono le principali fonti di interessi per i maggior organizzatori delle gare di Formula Uno.
Come ben si sa, le gare sono un vero e proprio business, perché attraendo tanta gente sono ottime iniziative per sponsor, pubblicità e compagnia bella. Le gare essendo disputate in diverse parti del mondo, sono soggette ad essere trasmette per noi europei anche di notte, come accade per il famosissimo GP di Australia, che come di consuetudine viene proiettato nelle nostre televisioni verso le 4 di notte.
L’Europa avendo il maggior numeri di telespettatori di Formula Uno rappresenta la fonte primaria di guadagno e dunque siccome Melbourne offriva pochi interessi, Ecclestone aveva come al solito proposto una delle sue brillanti idee per aumentare l’audience.
Il britannico infatti decise di non far correre più la Formula Uno in Australia a meno che il circuito venisse adeguato a sostenere una gara in notturna, come quella che presto vedremo in India. Cosi facendo gli organizzatori australiani si sarebbero tenuti il circuito e il caro Bernie avrebbe intascato i suo soldi.
Purtroppo gli organizzatori non erano in grado di sostenere la spese per poter trasformare il loro tracciato e cosi pur di non perdere il famoso GP hanno deciso di anticipare l’inizio della gara di circa 2 ore, in modo da poter soddisfare entrambe le parti.
Ecclestone ha subito accolto la proposta e dunque le voci che indicavano un possibile abbandono dell’Australia dal calendario di F1 sono cessate, perché l’imprenditore britannico ha dichiarato ufficialmente di aver prolungato il contratto con Melbourne fino alla stagione del 2015.
Stesso discorso per Silverstone, che però pare abbandonerà la Formula Uno per un po’ di tempo, dato che proprio nelle stesse ore si è deciso di far correre i team dello sport automobilistico nel tracciato di Donington.