Comincia male la stagione dei vacanzieri. Nel fine settimana più delicato dell’anno, quello che va dal 3 al 5 agosto e che di solito vede recarsi verso le località di mare milioni di automobili, rischia di diventare un vero e proprio inferno.
Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio hanno proclamato per quei tre giorni uno sciopero generale di tutti i gestori delle pompe di benzina. E non solo del personale visto che anche i self service resteranno chiusi. Si corre così il rischio che molte auto rimangano a secco in autostrada o nelle vie che portano alle località di mare, senza la possibilità di raggiungere la propria destinazione.
Il motivo dello sciopero è quello che vi annunciavamo un paio di giorni fa ma anche di più, e cioè l’atteggiamento delle aziende petrolifere che, abbassando i prezzi alla pompa nel fine settimana soltanto in alcune stazioni, di fatto mettevano in ginocchio le altre. Dopo 5 week-end di sconti infatti durante la settimana alle stazioni di rifornimento non si vede più nessuno, così i ricavi per i gestori si azzerano, e a rischio ci sono anche i posti di lavoro dei dipendenti.
GLI ALTRI MOTIVI DELLO SCIOPERO – A tutto questo si aggiungono anche gli accordi collettivi che sono scaduti e non sono mai stati rinnovati, tipologie contrattuali selvagge, ma ancora licenziamenti degli addetti alla distribuzione e tanti altri piccoli problemi che insieme hanno creato un mix esplosivo che ha portato allo sciopero generale che rischia di mettere in ginocchio l’Italia.
A rischio, dicono le associazioni di categoria, ci sarebbero 20 mila attività commerciali e 120 mila lavoratori. Una situazione insostenibile che gli addetti del settore stanno pubblicizzando all’interno delle strutture già in questi giorni. I disagi cominceranno già dal 30 luglio quando si è deciso di non accettare più i pagamenti con bancomat o carta di credito, ma ora scende in campo anche l’Authority che si oppone alla chiusura delle stazioni proprio perché si tratta di un periodo molto particolare per l’economia italiana, e lasciare il Paese senza benzina potrebbe essere molto dannoso. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
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