Gli hanno dato del taxista, ma Michael Schumache non si è offeso. Anzi, è riuscito a dimostrare che il suo sesto posto in Bahrain (dopo essere partito dalla settima posizione in griglia di partenza) è stato un risultato da non denigrare. Senza considerare che il tedesco della Mercedes GP ha guidato senza avere neppure una difficoltà. In molti – soprattutto i tifosi traditi della Ferrari – hanno sperato che il sette volte campione del Mondo potesse almeno incontrare qualche ostacolo. Invece, Schumi ha guidato come se fosse in una tranquillo weekend con moglie e figli, permettendosi pure di aggiungere che la nuova F.1 è nettamente “più facile” rispetto a quella che aveva abbandonato nel 2006. “La gara non è stata difficile e se date un’occhiata ai tempi noterete che sono stato solo leggermente più lento rispetto al passato – ha confessato Schumacher alla stampa inglese –. Perché non sono andato forte come una volta? La risposta è nelle nuove gomme: non è più possibile spingere come prima e questo permette di poter guidare con maggiore semplicità”. Insomma, la Formula 1 versione 2010 non fa più paura neppure ad un fresco 41enne che ha trascorso le sue ultime tre stagioni a guardare le macchine sfrecciare dal muretto dei box. E se dopo l’addio, Schumi ammette che la F.1 è più semplice di prima, allora qualche interrogativo la Fia ed Ecclestone dovrebbero porselo davvero. “Non ho avuto alcun problema fisico – ha aggiunto il tedesco della Mercedes GP –. Negli ultimi giri ero infastidito dal sole e ho dovuto sistemarmi meglio il casco. Per il resto è stato tutto divertente. La partenza è stata interessante, perché era da tanto che non partivo insieme agli avversari: durante l’inverno mi sono allenato molto, ma durante la gara è tutto molto diverso e sono felice del risultato ottenuto. Dopo il sorpasso in partenza mi sono concentrato a tenere dietro Button e a tagliare il traguardo”. E la versione Schumi-taxista, in fondo, non dispiace nemmeno così tanto.