Salone di Ginevra 2010: tra sobrietà e novità con un occhio all’ambiente

Nel lungo e variegato corso di 80 anni di storia, può – purtroppo – capitare anche di trovarsi nella situazione di dover fare le proverbiali “nozze con i fichi secchi”. Così sembra essere per il settore automobilistico, convenuto a Ginevra lo scorso 4 marzo (e lì presente fino alla prossima domenica 14) per celebrare l’ottantesima edizione del “Salone dell’Auto”: messi per il momento nel cassetto i fasti delle ultime annate, riposti in un angolo della scrivania i progetti più stavaganti per il futuro del comparto, le principali case si sono comunque presentate in massa ad un appuntamento che, si augurano, potrà rilanciare gli ordini in un Vecchio Continente così duramente colpito da una crisi economica che pure è nata altrove.

Pragmatismo, dunque, è la nuova parola d’ordine del Salone di Ginevra versione 2010: meno voli pindarici e più modelli pronti, invece, a sbarcare al più presto sul mercato; meno spazio per il lusso, che ormai è un privilegio per pochissimi, e più attenzione alla mobilità del quotidiano, dunque alle compact cars e alle utilitarie di ultima generazione. Il tutto, quando possibile, con un occhio sempre vigile sulla principale sfida del futuro, che si chiama “rispetto per l’ambiente”. L’allestimento fieristico si compone di 9 macro-aree: dalle auto a motore “convenzionali” alle vetture elettriche o alimentate con carburanti “verdi”; dagli accessori d’uso quotidiano a quelli più ricercati e sofisticati.

C’è spazio anche per l’esposizione di alcuni modelli elaborati (tuning), oltreché per i tradizionali momenti di divertimento, le esibizioni e… per il più classico degli abbinamenti, (belle) donne e motori. Il Salone di Ginevra è anche l’occasione per ammirare prodotti che il mercato si prepara a lanciare nelle prossime settimane. Tra questi, la nuova Alfa Romeo Giulietta, riveduta e corretta con l’ambizioso intento di sbarcare sul mercato americano ora che Fiat ha avviato una partnership con Chrysler, e Volkswaen CrossGolf, il fratello minore (anagraficamente) benché più possente dell’utilitaria più venduta in Europa.

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