Safety Car al centro di polemiche

Fin dal 2007 si è cercato di ottenere in futuro maggior spettacolo nelle gare di F1 e pare che quest’anno gli organizzatori ci siano riusciti, perché adottando molte modifiche alle vetture e alle comuni regole, oltre all’aumentare del numero dei sorpassi sono aumentati anche gli incidenti su pista.

Un aumento degli incidenti causa un aumento dell’entrata su tracciato della Safety Car. Tutti sanno che quando quest’ultima entra in pista i semafori dei box segnano la luce rossa, evento che sta ad indicare che nei primi giri non è possibile entrare per poter rifornire o fare altre operazioni strategiche. Questa regola penalizza molto i piloti che nel momento dell’incidente sono in emergenza carburante e non potendo rientrare, a causa dell’ingresso della Safety Car, sono costretti a scegliere se completare la gara e quindi entrare lo stesso ai box con la consapevolezza di essere penalizzati in seguito o tentare la sorte e rischiare di rimanere a piedi e senza carburante.


Robert Kubica ha espresso il suo parere e ha fatto sapere che si deve trovare al più presto una situazione, perché questi errori possono compromettere la fine di una gara e quindi dell’intero campionato. Già in passato, esattamente nel GP della Spagna il compagno di scuderia del polacco, ovvero Heidfeld è stato vittima di una situazione del genere e dunque Robert intende far pressione sulla FIA, in modo che si possa trovare una soluzione al più presto possibile.

Durante le prove del venerdì a Magny-Course si è cercato di provare una nuova soluzione, che consiste in un bottone sullo sterzo da premere entro 5 secondi all’ingresso della Safety Car, in modo che l’auto diminuisca la velocità e il consumo di carburante, che permetterebbe il raggiungimento dei box a semafori accessi.

Per Robert questa soluzione è scorretta e pericolosa per diversi motivi e dunque sollecita la federazione nel trovare un rimedio che darebbe maggiore efficienza e sicurezza ai piloti.

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