Sembrava che potesse esistere una soluzione a tutti i problemi di Saab. Sembrava che la salvezza fosse dietro l’angolo, solo da formalizzare, solo da rendere certa, definitiva, precisa. Sembrava che nel buio del fallimento ci fosse una piccola luce di speranza, per il marchio svedese. Invece, la casa automobilistica nordeuropea sembra destinata, senza scali, alla chiusura: per ora, nessun acquirente ha deciso di dare nuova vita al brand. I curatori fallimentari – mentre noi aspettiamo, fiduciosi, che qualcuno si faccia avanti per salvare Saab – stanno procedendo alla liquidazione del patrimonio della società che fu di General Motors. Cioè anche ciò che fa parte del museo del marchio: prototipi, vetture sportive, vecchie glorie della casa automobilistica. A renderlo noto la testata Carscoop, che ha pubblicato la lista delle vetture in vendita.
La cessione delle protagoniste del museo Saab può essere, da un lato, un bene: molti appassionati, molti collezionisti, semplici curiosi potrebbero entrare in possesso di oggetti irripetibili, di grande valore (anche solo a livello di emozioni, di sentimenti). Ma è sicuramente anche un male, da un altro lato: lo smembramento della flotta di vetture che facevano parte del museo personale di Saab porterà a perdere le tracce di molte di queste. Sarebbe stato certamente più auspicabile dare vita ad un museo aperto al pubblico, ma chi si accollerebbe un onere affascinante dal punto di vista emotivo ma assolutamente non remunerativo in questo momento?
In totale saranno cedute centoventi vetture Saab, comprese concept car che mai hanno visto la luce e vetture che hanno marcato in maniera profonda la storia dell’azienda. Tra queste il prototipo Project 92 del 1946/1947, la Saab 900 Turbo di James Bond del 1981, la Saab Formula Junior del 1960 e la concept car Saab 9-6X (basata sul progetto di Subaru Tribeca) sia in versione tre porte che in versione cinque porte.
In questa lista NON è compresa l’ultima creazione dell’azienda, la concept car Saab PhoeniX disegnata da Jason Castriota e svelata al Salone di Ginevra 2010.
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