Riassumiamo quelli che sono stati i momenti più particolari e belli di questo Gran Premio d’Italia, amaro per non aver visto, diversamente dal 2010, una Ferrari trionfante, ma pur sempre spettacolare e da brivido solo come Monza sa trasmettere.
La partenza di Alonso – Lo spagnolo è quarto ma balza al primo posto bruciando tutti, purtroppo l’entusiasmo scomparirà quando Vettel lo sorpassa e si mette in fuga.
Strapotenza Red Bull-Vettel – Incontrastati, altra storia. Gli scorso anni la Red Bull peccata nei circuiti veloci con basso carico aerodinamico per via dei poco potenziati motori Renault, ma da quest’anno il film è cambiato. Un dominio continuo da per tutto.
Un tedesco che ricorda la storia d’Italia – E’ stato lo stesso Vettel a rendere la sua vittoria più dolce a noi italiani, grazie ai suoi ripetuti gesti che hanno ricordato la storia della nostra nazione. Il campione del mondo ha anche dimostrato un grandissimo carattere fuori dalla sua macchina, trattenendosi a mala pena sul podio davanti ad un oceano di fan.
Un fortissimo Schumacher – Forse quando nel 2007 debuttò Hamilton, in molti davanti alla sua bravura si sono chiesti come sarebbe stato un duello tra l’inglese e il sette volte campione del mondo. Monza ci ha regalato circa 30 giri di questo desiderato momento. Michael grazie ad una ritrovata e velocissima Mercedes ha dimostrato di essere un pilota fortissimo, ma alla fine la superiorità McLaren ha trionfato.
Button sempre più avanti di Hamilton- Lewis è testardo e non riesce a sorpassare Schumacher per quasi metà gara. Si rivolge persino ai box per contestare lo strano stile di guida del tedesco che guarda un po’ gli appartiene (vedi Malaysia 2011 sorpasso Petrov). Mentre tutto questo accade, Button adopera il suo ingegno ed al primo tentativo riesce a sfruttare le debolezze del pilota Mercedes sorpassandolo diversamente da Hamilton che dovrà attendere ancora altri giri. Jenson sale sul podio e si allontana ancora un po’ in classifica dal suo compagno. Forse è meglio per la McLaren assecondare le sue richieste contrattuali.
Massa correva pure – Non è un rimprovero, anzi. Il pilota della Ferrari ha ottenuto una buona partenza ma speronato da un incosciente Webber finisce in testa coda. La sua gara compromessa si conclude dignitosamente con un sesto posto ed una rimonta coperta dallo spettacolo dei piloti di testa.
Complimenti ad Alguersuari, Di Resta, ma soprattutto a Senna – Lo spagnolo conquista il settimo posto con la Toro Rosso. La sua sfida interna con Buemi procede nel verso giusto ed in più i forti sponsor che sono arrivati mettono quasi in sicuro il suo posto preso di mira dal giovane Ricciardo. Arriva la migliore prestazione in carriera per Bruno Senna. Un nono posto con una Renault poco studiata, ma pur sempre più forte delle altre macchine di mezzo, è un buon risultato e incomincia a creare qualche credibilità sulle abilità che il pilota possiede.
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