Non ci sono solo i team a finire nel vortice della crisi economica. Anche i piloti sono vittime del sistema. Per informazioni chiedete a Vitaly Petrov, seconda guida della Renault al fianco del più esperto Robert Kubica. Petrov – che se dovesse esordire in Formula 1 il prossimo marzo sarebbe il primo pilota russo della storia della F.1 – si ritrova infatti con 7,5 milioni di euro da pagare entro il primo marzo. Lo ha fatto sapere lo stesso padre di Vitaly, Alexander, il quale ha confermato: “Se non paghiamo la prima quota entro il 1 marzo, mio figlio potrebbe essere sostituito da un altro pilota”. L’ex pilota della GP2, che per il 2010 è stato scelto per guidare la Renault, aveva promesso ingenti finanziamenti e la scuderia francese sperava che dopo le parole sarebbero seguiti i fatti. Invece dei 15 milioni di euro pattuiti, la Renault sta ancora attendendo la prima parte. Petrov si era presentato con una dote importante da versare al team in due trance: entro il 1 marzo la prima e entro il 1 luglio la seconda. Il manager di Petrov, Oksana Kosachenko ha confessato di aver consultato ben 500 aziende russe per avere qualche finanziamento, ma da tutte è arrivata la stessa risposta: “Hanno sempre rifiutato”. Ma a questo punto si è intromesso Alexander il quale ha contattato un amico nella Banca di San Pietroburgo: “Per fortuna ho un contatto con l’istituto di credito russo, che mi ha concesso un prestito di 7,5 milioni di euro, ma la banca ha perso tempo perché ha voluto prima valutare tutti i vantaggi che avrebbe avuto sponsorizzando un pilota di F.1”. Uno sport che nell’ex Unione Sovietica non è propriamente popolare. Il vero aiuto per Petrov, però, si chiama Vladimir Putin. “La nostra speranza è nel primo ministro della Russia che ha ricevuto la richiesta per sostenere la federazione nazionale di automobilismo. Ma sappiamo che anche il ministro dello sport potrebbe aiutarci” ha concluso Petrov senior.