La questione Rc auto in Italia continua a farsi sempre più pressante ed importante. E’ stato rilevato, in base a delle ultime ricerche, che ogni anno gli automobilisti del Bel Paese sono costretti a sborsare la bellezza di 740 euro: si tratta di una somma che corrisponde quasi al doppio in confronto a quello che viene pagato, sempre in media annuale, dagli automobilisti tedeschi.
Questa enorme differenza tra i premi assicurativi Rc auto che si devono pagare in Italia e quelli previsti nel resto del Vecchio Continente ha generato un enorme malcontento nei cittadini, stanchi di dover continuamente sborsare soldi per aumenti delle tariffe. Angelo Sticchi Damiani, il presidente dell’Automobile Club d’Italia, sostiene la necessità di intervenire con degli strumenti normativi, in modo tale da riportare la situazione alla normalità.
RISARCIMENTI TROPPO ALTI
Secondo Sticchi Damiani, l’intervento normativo dovrebbe essere diviso in due obiettivi: da una parte, lo scopo dovrebbe essere quello di combattere in modo maggiormente efficace l’evasione assicurativa, d’altra parte si dovrebbe puntare ad una modifica nei sistemi con cui vengono calcolati i rimborsi.
In Italia, infatti, secondo quanto evidenziato da una ricerca dell’ACI, ben 25 incidenti su 100 provocano dei danni fisici: in Francia, Germani e nel Regno Unito la percentuale scende a 10 incidenti su 100, mentre in Belgio è pari a 11 su 100.
Un incidente in Italia può portare a dover pagare un risarcimento pari a più di 300 mila euro, mentre in Francia la somma da pagare non va oltre i 25 mila euro e nel Regno Unito non si devono sborsare più di 13500 euro.
CONTROLLI INCROCIATI PRA-ANIA
Come ha evidenziato perfettamente anche l’Antitrust, l’Italia si posiziona in uno degli ultimi posti nella speciale classifica dei paesi europei per numero di di casi accertati di frode assicurativa.
In poche parole, ciò significa solo ed esclusivamente una cosa: rendere più intensi i controlli, cercando anche di poter contare sulle tecnologie che sono state messe a disposizione attualmente ed effettuando degli incroci tra le banche dati PRA e ANIA.
Le sanzioni, però, devono poter entrare in azione con una legge che consenta agli strumenti elettronici il rilevamento anche di questa tipologia di infrazioni (auto che circolano senza Rc auto).