Rc auto, come comportarsi con i neopatentati

Per tutti coloro che hanno da poco passato anche l’esame pratico della patente B e hanno intenzione di mettersi alla guida di una vettura, ecco come comportarsi con la propria compagnia assicurativa.

rc auto situazione neopatentati
Certamente le domande principali relative a questa situazione sono relative alle modalità e all’opportunità di informare la compagnia di assicurazione e, nel caso in cui tale obbligo debba rispettato, quali siano i possibili aumenti del premio assicurativo che deve essere sostenuto ogni anno.
Immaginiamo, quindi, che il figlio/a abbia intenzione di usare l’auto del padre: la segnalazione dovrà essere certamente inviata alla compagnia di assicurazione nel momento in cui si provvede a rinnovare la polizza, informando l’azienda che si tratta di un neopatentato (con età che non supera i 26 o 28 anni).

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CON L’AUTO DEL PADRE

In tutti questi casi, è importante sottolineare come la compagnia di assicurazione, vista la totale inesperienza del soggetto, potrebbe prendere la decisione di incrementare il prezzo della polizza. Certamente l’incremento della polizza assicurativa comporterà anche una maggiore sicurezza di tutela del neopatentato nel momento in cui quest’ultimo dovesse incorrere in un incidente stradale.
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Nel caso in cui, invece, l’uso dell’auto da parte del neopatentato sia occasionale, si può scegliere di non segnalare tale informazione alla compagnia di assicurazione.
E’ importante evidenziare come un buon numero di compagnie assicurative applicano dei prezzi maggiorati, anche se di poco, per tutti coloro che segnalano di avere un figlio con età superiore ai 18 anni, anche nel momento in cui quest’ultimo non venga compreso nella lista di guidatori dell’auto che si intende assicurare. Nel momento in cui il figlio, non compreso in tale lista, guidasse l’auto e provocasse un incidente, allora la compagnia potrebbe anche decidere di non rimborsare il sinistro.
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AUTO PROPRIA

Nel caso in cui, invece, il figlio disponga di una vettura propria, allora tale discorso non vale: secondo quanto previsto dalla legge Bersani, quindi, c’è la possibilità di estendere la classe di merito del padre al figlio, senza che il premio assicurativo si alzi, quindi.
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Non dobbiamo dimenticare il nuovo comma dell’articolo 117 del Codice della Strada che prevede come i neopatentati possano guidare solo delle vetture che hanno una potenza, riferita alla tara, che non superano i 55 kW/t.

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