Quando nel 2009 Kimi Raikkonen fu licenziato dalla Ferrari per poter dare posto all’atteso Alonso, l’allontanamento dalla Formula 1 sembrava costituito da un singolo anno sabatico che il finlandese avesse deciso di intraprendere per poi riapparire nel 2011.
Raikkonen è stato campione del mondo nel 2007 con Ferrari, obiettivo che sicuramente ha tolto motivazione al pilota che da sempre ha evidenziato forti contrasti con la politica dello sport e con l’intensissimo controllo dei media, in particolar modo nel periodo passato con la squadra italiana.
Raikkonen è impegnato attualmente nei Rally e corre con una Citroen sponsorizzata Red Bull, chiave di collegamento con il team attualmente gestito da Cristian Horner, il quale ha diminuito le possibilità per l’arrivo del finlandese:”Non si sa mai, ma probabilmente non tornerà in F1”.
L’attuale situazione dello sport non offre un buon rientro per il pilota. La concorrenza è altissima, i posti liberi nei top team non sono disponibili e la strana gestione piloti che Red Bull e Ferrari hanno dimostrato in questa stagione non garantiscono la serenità che un pilota come Kimi ha sempre desiderato.
Inoltre l’ex ferrarista sembra assolutamente coinvolto con il suo nuovo lavoro, che necessità per il raggiungimento di determinati obiettivi, anni di militanza e molta esperienza, causa il tipo di asfalto ben diverso da quello che i piloti incontrano sulle piste degli autodromi. Per questo non è molto sensato fare un singolo anno ai Rally e poi stop.
Lo ha detto anche Tommi Makinen, compagno di Kimi:” Sembra sia felice. Lui è il tipo di ragazzo che vuole il successo cercando le migliori performance. Sono sicuro che non si arrenderà e che quindi non lascerà il Rally”.