Il futuro incerto di Kimi Raikkonen ha gli occhi azzurri e i capelli biondi ed è nascosto in un volto da Principe azzurro delle favole. Per il finlandese, che affronta gli ultimi gran premi in Ferrari dopo una rescissione consensuale del contratto che lo legava alla scuderia di Maranello, un epilogo che stona notevolmente con quella faccia d’angelo che si ritrova.
Bello e vincente, come accade nelle pagine più felici della storia. Tanto vincente, Raikkonen, da approdare in Ferrari al posto del mostro sacro, Michael Schumacher, e mettere a tacere i più scettici con la conquista di un Mondiale sperato ma non tanto atteso (2007). Per questo fa specie, lui che il Cavallino lo sta tenendo in piedi da solo da che Felipe Massa è stato costretto al forfait, sapere che il prossimo anno sarà a gareggiare con un’altra monoposto.
O altrove, lontano dalla bolgia dei motori infernali della Formula 1. Alla vigilia del gran premio di Giappone, nel quale ha portato a casa un quarto posto che non dettaglia per filo e per segno gli enormi problemi della sua monoposto, aveva detto un po’ così, senza dare particolare peso alla faccenda:
“Il prossimo anno, forse correrò o forse no. Il mio unico desiderio, se dovessi correre, è di avere a disposizione una macchina che possa vincere il campionato”.
Non è servito molto affinchè le grosse scuderie potessero farci un pensierino: in pole position la McLaren, per costituire un’accoppiata di tutto rispetto con Lewis Hamilton e riproporre lo sfarzo di un tempo, quando sulla freccia argentata ci stavano Ayrton Senna e Alain Prost in contemporanea. Sarebbe un ritorno, visto che con la Mercedes, Raikkonen ci ha corso dal 2002 al 2006.
Non ultima, la Toyota che, per bocca del suo Presidente John Howett ha ammesso l’interesse:
“Sappiamo chi vorremmo vedere nella nostra monoposto e ci stiamo lavorando. Dobbiamo tenere aperte tutte le opzioni: per riuscire a sfruttare eventuali opportunità, dobbiamo avere due posti liberi. Penso che ci siano almeno due piloti di livello assoluto interessati a venire da noi. Raikkonen ci entusiasma”.
E poi c’è lui, Kimi Raikkonen il freddo, il glaciale, l’imperturbabile, quello che se vince sembra quasi sia arrivato secondo. Ha ammesso un contatto con l’ex scuderia:
“Non posso dire nulla di negativo su di loro. Siamo in ottimi rapporti. È una possibilità”
ma non ha neppure abbandonato la pista che lo porta al rally:
“Non escludo nemmeno questa possibilità, ma non so cosa succederà. Deciderò prima dell’inizio della prossima stagione. Guidare per il decimo posto non mi interessa, preferisco stare a casa e fare altro. Non ho un contratto per il 2010. Non se ne parla nemmeno di andare in una squadra più piccola tanto per guidare. Fosse il rally, dico solo che non ho mai guidato una macchina da Mondiale. Mi sono fatto un’idea nelle competizioni a cui ho partecipato, di sicuro serve molto allenamento. Lì l’esperienza è tutto, è un’altra storia rispetto alla Formula Uno“.
In ogni caso, una vita da protagonista assoluto, come nel DNA dei campioni, belli e vincenti.