E’ in arrivo una vera e propria rivoluzione per i punti della patente: al giorno d’oggi, chi lascia “per strada” dei punti in seguito alla commissione di un’infrazione, li può recuperare sostenendo un corso in autoscuola, ma solamente tra qualche mese ci sarà la necessità di sostenere un previo esame teorico.
Manca poco, infatti, all’entrata in vigore del Decreto Attuativo, come è stato anche previsto dalla Legge 120 del luglio 2010: il ritardo c’è ed è anche bello consistente, ma in questi casi vale il detto “Meglio tardi che mai”. L’obiettivo di questa norma è quello, senza ombra di dubbio, di incrementare la potenza della regola: al giorno d’oggi, è sufficiente seguire un corso che certamente non è particolarmente difficile da superare per riottenere i punti persi. Invece, con l’esame da sostenere, il recupero del punteggio diventa una questione decisamente più complicata.
COME FUNZIONANO I CORSI
Nel momento in cui non sono terminati tutti i punti, c’è la possibilità , mediante dei corsi che si tengono presso le autoscuole, di riottenere 6 punti, 9 punti per tutti coloro che hanno una patente C o D o un certificato di abilitazione professionale. Per provvedere all’iscrizione al corso, c’è la necessità di presentare anche la lettera di comunicazione ricevuta dal Dipartimento trasporti terrestri che riferisce la perdita dei punti.
DUE TIPI DI CORSI DI RECUPERO
Corso A)
Per tutti coloro che posseggono una patenti di guida appartenente alla sottocategoria A1 e alle categorie A, B, B+E
punti recuperabili: 6
durata corso: 12 ore entro due settimane consecutive
durata max lezioni: 2 ore giornaliere
partecipanti ammessi: 25
max assenze consentite: 4 ore
Corso B)
Per tutti coloro che posseggono una patenti di guida appartenente alle categorie C, C+E, D, D+E e certificato di abilitazione professionale del tipo KA e KB
punti recuperabili: 9
durata corso: 18 ore entro quattro settimane consecutive
durata max lezioni: 2 ore giornaliere
partecipanti ammessi: 25
max assenze consentite: 6 ore