Il mercato del prezzo della benzina era uno dei pochi che anziché avviare una vera e propria concorrenza a chi imponeva prezzi più bassi, portava ad una specie di gara a chi aveva i prezzi più alti. Ma forse qualcosa sta cambiando.
Sarà per la crisi economica, sarà per il crollo del mercato dell’auto, per la concorrenza delle auto elettriche o per quel 10,3% di consumi in meno registrato dall’inizio dell’anno, ma finalmente le compagnie hanno iniziato ad abbassare i prezzi. Aveva iniziato la Fiat con la promozione della benzina ad 1 euro al litro per i prossimi 3 anni, ed ora è il momento dell’Eni e di altre compagnie.
La decisione presa dall’Eni è stata di ridurre di ben 20 centesimi il prezzo del self service durante i week-end. Sia chiaro, il prezzo rimane alto, ma almeno dopo aver sfiorato i 2 euro al litro sta cominciando a calare. La conseguenza è stata un effetto a catena: Q8 e Esso hanno abbassato il prezzo a 1,595 per la benzina e a 1,495 per il gasolio, superando in sconto anche Eni, e riportando i prezzi a più di un anno fa. La conseguenza è stata che anche i no-logo, che hanno sempre tenuto i prezzi più bassi rispetto alle multinazionali, hanno ridotto ulteriormente il prezzo fino ad arrivare ad una media di 1,599 e 1,499 euro al litro.
IP intanto la sua parte l’ha fatta con la promozione Fiat. La differenza la pagherà sicuramente la casa torinese, ma siamo certi che otterrà un prezzo di favore. Per questo non pensiamo che questa compagnia abbasserà ulteriormente le tariffe, ma potrebbero farlo Total, Erg e Shell che ancora si sono mostrate indifferenti a questa corsa al ribasso. Ma non illudiamoci. Nonostante i segnali siano confortanti, il presidente dell’Assopetrolieri Pasquale De Vita ha detto che questo non è un periodo florido e non è un segnale che i petrolieri possono permettersi sconti folli. Tradotto significa: godiamoci questo sconto finchè dura perché a breve ci toccheranno nuovi aumenti.
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