Se avete il serbatoio a secco vi consigliamo di aspettare 24 ore prima di fare il pieno. Il prezzo del petrolio alle stelle (superati i 112 dollari al barile) ed un euro debole stanno facendo nuovamente lievitare i prezzi della benzina, ed in particolare del diesel.
Ormai siamo alla soglia record di 1,80 centesimi per il gasolio. Mai in precedenza si era arrivati a cifre simili. A raggiungere questa soglia è Esso che oggi fa registrare un incredibile 1,798, contro 1,892 per la benzina, un prezzo molto alto ma non il massimo sul mercato.
L’incremento medio maggiore infatti è quello di Shell che ha aumentato di un centesimo e mezzo il prezzo di benzina e diesel indifferentemente, arrivando a far pagare la verde 1,893. I prezzi medi invece si attestano su 1,870 euro/litro per la benzina, 1,759 per il diesel e 0,765 per il gpl, anche se le punte massime sono di nuovo preoccupanti. Basti dire che la benzina in alcune parti d’Italia è arrivata a costare 1,952.
PROTESTE CONSUMATORI
A protestare sono le associazioni dei consumatori che affermano che il motivo di questi aumenti non è da ricercarsi nelle cause spiegate ad inizio articolo, ma per la vicinanza a Ferragosto. Il week-end da bollino nero si avvicina, e quindi meglio alzare i prezzi in modo da guadagnare il più possibile, mantendo prezzi elevati anche in caso di sconti. Insomma, sempre la stessa solfa di Natale, Pasqua e di tutte le feste che prevedono esodi di massa.
GLI SCONTI
Per fortuna che ci sono gli sconti. Ormai i prezzi sono talmente alti che pur in presenza di sconti ci ritroveremmo a pagare un pieno con un costo che dovrebbe essere “normale” e non scontato. Ad ogni modo Eni, Q8, Esso, Ip e Gdo hanno già annunciato che attueranno delle riduzioni nei prezzi nel week-end (a dir la verità Eni e Q8 hanno cominciato già da oggi), ed anche le No Logo hanno annunciato che ridurranno i prezzi, anche se di poco rispetto alla concorrenza, tanto i loro costi sono inferiori già nella normalità.
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