Porsche, la supercar a motore centrale slitta al 2020? Userà piattaforma Audi/Lamborghini?

Nuove e fresche indiscrezioni aleggiano oggi nell’aria della cronaca motoristica europea in merito alla sportiva a motore centrale firmata Porsche, che il management del brand della Cavallina, guidato da Matthias Müller, Amministratore Delegato, ha confermato ufficialmente al termine della passata estate. A darci interessanti dettagli in merito a quella supercar che si posizionerà tra Porsche 911 e Porsche 918 Spyder e che sarà diretta concorrente di Ferrari 458 Italia, McLaren MP4-12C e Mercedes SLS AMG è la testata britannica Autocar, una tra le più autorevoli voci dell’informazione automobilistica.

Cosa sappiamo di questa nuova supercar Porsche a motore centrale? Pare che il management del Gruppo Volkswagen abbia deciso di farle utilizzare la nuova piattaforma ed il nuovo telaio in fibra di carbonio che verrà sfruttato anche dalla nuova e seconda generazione di Audi R8 e dalla nuova e seconda generazione di Lamborghini Gallardo (che non avrà questo nome: lo scegliamo solo per comodità): uno scheletro all’avanguardia che è già quasi pronto per la produzione e che è stato anticipato sollo la carrozzeria della concept car Audi E-Tron, alcuni mesi fa. Tuttavia, questa soluzione prospettata dai manager del colosso di Wolfsburg e scelta per logiche commerciali (a cui viene subordinato l’heritage di ognuno dei tre marchi) non sarebbe ancora stata digerita da uno scontento Müller, che in qualità di Chief Executive Officer della casa automobilistica di Zuffenhausen ha il desiderio di salvaguardare la propria gamma prima che gli interessi del Gruppo Volkswagen.

Müller non sarebbe disposto a scendere a patti e a svendere la tradizione Porsche, deciso invece a dare alla nuova supercar a motore centrale un telaio ed una piattaforma personali, nati con i cromosomi della casa automobilistica e con le esigenze meccaniche e filosofiche del brand. La soluzione che pare (lo dice Autocar) sia stata accettata dai manager del Gruppo Volkswagen è quella di posticipare il debutto della nuova coupé sportiva della Cavallina sino al 2020, facendo coincidere il suo lancio con quello della terza generazione di Audi R8 e con quello della terza generazione di Lamborghini Gallardo (anche in questo caso il nome è usato da noi per mero scopo indicativo). In questo modo, Porsche avrà tutto il tempo per mettere al mondo una nuova piattaforma ed un nuovo telaio per la propria sportiva, che saranno usati in seguito anche per la cugina tedesca dei Quattro Anelli e per quella italiana del Toro.

Vi chiederete quale sia la differenza: in questa maniera, Porsche ha il modo di progettare componenti adatte ai propri desideri e non è costretta ad accettare un progetto che è pressoché completato.

Per ora, dunque, la gamma Porsche non sarà arricchita dalla vettura a motore centrale. A Porsche 911 spetta l’onere difficile di essere idonea a molte fasce di clientela (e lo dimostrano le numerose versioni che diversificano la carriera della sportiva di Zuffenhausen).

Photo credits | Getty Images

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