Saremmo intenzionati a non farlo, ma purtroppo continuano le stragi sulle strade italiane delle vittime innocenti che perdono la vita per colpa di un ubriaco, tossico, o distratto automobilista, che poi preso dalla paura non ha il coraggio di fermarsi per soccorrere la persona investita e scappa. I dati dell’Osservatorio del Centauro ci informano che aumentano i casi di pirateria stradale, anche se sembra minore la mortalità. Nei primi sei mesi del 2010, ci sono stati 249 casi con 38 vittime e 346 feriti, catalogati ed esaminati. Una situazione leggermente migliore rispetto al primo semestre del 2009 con 214 casi 43 morti e 263 feriti. Sono stati forniti anche i dettagli di questi incidenti, causa principale l’alcool 29,7% e 17% droga. Infine il 54% fa parte della categoria che ha commesso il fatto, ma non ha avuto il coraggio di consegnarsi alla Polizia, e vaga nelle città italiane pronta per poter agire di nuovo. Ecco, è questo il dato più preoccupante, oltre la metà dei pirati della strada che continuano ad essere ancora in libertà, mentre le famiglie delle vittime attendono giustizia.
1 commento su “Pirateria stradale, oltre il 50% dopo aver commesso il fatto non si costituisce”