Pininfarina a Francoforte con Ferrari 458 Italia (e non solo…)

paolo-pininfarinaSalone di Francoforte: a fare la parte del leone, un gruppo solo. Ovvero, Pininfarina.

Già, perchè sono più di uno i modelli che rimandano all’eccellenza italiana garantita dalla società presieduta da Paolo Pininfarina.

Ferrari 458 Italia, Maserati GranCabrio, Volvo C70: i tre modelli appena enunciati hanno almeno un elemento in comune, marchio tangibile.

Che è, per l’appunto, la mano e il tocco di Pininfarina.

Tre versioni presentate in anteprima mondiale: ad illustrare le belle novità è lo stesso Presidente.

“La nuova Ferrari 458 Italia garantisce un salto generazionale alle 8 cilindri a motore posteriore-centrale con forte vocazione sportiva della Casa di Maranello. La nuova vettura è una sintesi di innovazione tecnologica, creatività, stile, passione. La 458 Italia – continua Paolo Pininfarina –  segna una nuova tappa nella storica  e proficua collaborazione tra Ferrari e Pininfarina. La definizione estetica del modello, svolta con il coordinamento del team della Direzione Stile Ferrari, è entrata nel dettaglio di ogni piccolo particolare seguendo alcuni elementi basilari e per noi imprescindibili, quali la purezza, l’essenzialità, la tecnica, l’aerodinamica totale, l’efficienza e la leggerezza. Il risultato è una vettura dallo stile estremamente innovativo ma che al contempo mantiene le caratteristiche Ferrari, come il motore a vista tipico delle 8 cilindri più sportive”.

Nel corso dell’intervista, rilasciata a La Repubblica, è evidente la mission aziendale: quella di esprimere e raggiungere una qualità, in definitiva, altamente riconosciuta e riconoscibile, cosa che accade ogni volta che il gruppo decide di mettere mano ad un progetto. La conferma arriva da Lowie Vermeersch, Direttore Design Pininfarina:

“Il progetto di una berlinetta 8 cilindri, che da sempre racchiude in sé tutti i valori della Ferrari con straordinaria sportività ed eleganza, richiedeva un approccio inedito, attento ai grandi cambiamenti in corso a livello globale. La sfida del gruppo è stata quella di interpretare, dopo averla colta, questa grande sfida e renderla in maniera concreta, tangibile”.

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