Ma perché dovremmo meravigliarci troppo, questo è il nostro Bel Paese l’Italia, che fa le leggi (alcune assurde) poi le rivede, infine le toglie ma lasciando polemiche infinite. E’ il caso della notizia dell’estate l’aumento dei pedaggi autostradali ai caselli (una vera e propria boutade), che infatti è durata solo per un mese, ma qui sta il fatto brutto, l’Anas ha annunciato che non rimborserà gli automobilisti che a Luglio hanno pagato di più. Il rincaro era scattato su 26 stazioni della rete autostradale italiana a pedaggio: dall’euro e due ai caselli che si interconnettono con le autostrade e i raccordi autostradali in gestione diretta Anas. Un aumento sospeso dal Tar del Lazio il 29 luglio su ricorso del Movimento difesa del cittadino; stop poi confermato il 1° settembre dal Consiglio di Stato, al quale si era appellata la presidenza del Consiglio che chiedeva il ripristino degli aumenti. Il presidente dell’Anas, Ciucci, spiega la situazione: “La magistratura ha ordinato la sospensione dei rincari; resta da vedere se li boccerà definitivamente”. Tuttavia, anche se la giustizia ordinaria dichiarerà illegittimi gli aumenti, le successive operazioni di rimborso si annunciano complicate”.
Pedaggi, l’Anas va controcorrente:”gli aumenti non sono stati ancora bocciati, al momento nessun rimborso”
di 10 Settembre 20101
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