F1 Patto della Concordia, trattamento speciale per Ferrari e Red Bull



Durante il week-end australiano sono giunte voci che indicavano Ferrari e Red Bull vicine ad un rapporto privilegiato in vista del prossimo contratto che i team si apprestano a firmare con FOM e FIA. Si è parlato di un ingresso diretto nello sport per la squadra italiana e quella anglo-austriaca, con favorevoli condizioni finanziarie ed in particolare con la consegna di alcune azioni al team di Maranello.



SMENTITA ED OTTIMISMO – Anche se tra i protagonisti rimane un forte dubbio su quello che sta accadendo a fine di concordare i ricavi dello sport, le voci si favoritismi sono state smentite. Entrambe le squadre però hanno assunto un comportamento sospetto, infatti hanno voluto mantenere una certa distanza sull’argomento, senza negare che le trattative sono in corso dato che l’attuale Patto della Concordia scadrà a fine di questo 2012. Il Team Principal della Ferrari, Stefano Domenicali, ha così risposto

Quello che posso dire è che stiamo discutendo e le discussioni sono in corso nel modo giusto, ma non c’è niente di più al momento.

Alla domanda se già Ferrari ha firmato un accordo particolare con le parti in causa, Domenicali ha detto

No. No in questo momento.


F1 IN BORSA – Christian Horner, negando che un inserimento dello sport in borsa da parte di CVC riguarderebbe pure le squadre, ha così commentato

Siamo in discussione con la FOM al momento su un futuro Patto della Concordia


IL RESTO DEI TEAM – La risposta delle altre squadre, appartenenti ancora all’organo della FOTA, è stata più tranquilla del previsto. Nessuna preoccupazione nemmeno da parte di altri storici e non meno importanti team come McLaren e Lotus. Un portavoce da Woking ha detto:

McLaren e gli altri sono in dialogo con il detentore dei diritti commerciali, e non vogliono mettere a repentaglio queste discussioni da ulteriori commenti

Eric Boullier dalla Lotus ha dichiarato

Sulla carta si vuole sempre più soldi ed è una decisione difficile su cosa fare. Non voglio parlarne

Photo credits | Getty Images

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