Alla fine le squadre hanno ceduto ed Ecclestone è riuscito a mettere d’accordo Ferrari, Red Bull e McLaren. Il patto che lega i protagonisti della Formula Uno scade a fine di quest’anno, così adesso tutte le parti sono pronte a rinegoziare sotto un accordo preso alla vigilia del Gran Premio della Malesia. La McLaren è stata l’obiettivo finale del patron della F1, grazie alla quale il britannico ha ottenuto il consenso del resto delle squadre facenti parte della FOTA. Per il team di Woking, rimasta sola, senza il peso della Ferrari all’interno della Formula One Teams Association, non è rimasto nient’altro da fare che seguire la stessa strada del team italiano e della Red Bull.
OBBEDIRE AD ECCLESTONE – In verità la strategia intrapresa dalla McLaren è riferita ad un futuro lontano. Tirando la corda inizialmente, gli inglesi hanno fatto intendere che i loro piani sono investiti in qualcosa di diverso nell’era post Ecclestone, ma per il momento è meglio seguire le grandi squadre come quella di Maranello e non andare in contro a nessuno.
Il punto chiave adesso riguarderà le azioni in borsa della CVC. Voci dicono che la società sta cercando di rimanere a galla nell’immenso business della Borsa di Singapore, ma il fulcro del problema è che senza un piano per il futuro, che riguarda appunto una successione del trono da Ecclestone ad un erede, il gioco sarà difficile. Il britannico non ha nessuna intenzione di cedere il suo impero. Gerard Lopez, proprietario della Genii, società di investimenti che detiene la Lotus F1, ha così spiegato
Se si lascia sul mercato una quota di minoranza non cambia nulla della proprietà. Da una maggiore liquidità ai proprietari, forse più soldi allo sport, così finché non ci sono dettagli su quello che potrebbe succedere, non credo ci sia molto da discutere, perché può significare molte cose per molte persone.
RIDURRE I COSTI – Martin Whitmarsh è convinto che con o senza FOTA è importante per tutte le squadre ritornare a lavorare in maniera unità per cercare di raggiungere punti efficaci per il bene dello sport. Tra questi si è discusso dell’abbattimento dei costi per rendere più redditizie le casse delle singole squadre
Che si tratti attraverso la FOTA o con qualsiasi altro meccanismo, penso che sia importante che le squadre lavorano insieme per sviluppare realmente il nostro sport. Siamo uno sport, siamo un intrattenimento, ci sono molte sfide davanti a noi e penso che ci sono stati alcuni grandi esempi di cooperazione tra le squadre. Ci sono altre sfide contro le quali ci siamo imbattuti, ma penso che dovremo continuare a cercare di lavorare insieme
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