Si tratterebbe dell’unica soluzione possibile per poter colmare quelle lacune che sono state originate dalle ingenti perdite che sono state registrate nel corso dello scorso anno: si parla di circa 600 milioni di euro persi dalla Opel e si dovrebbe trattare del 12esimo bilancio in rosso di fila.
Sarà decisiva, in tal senso, la prossima settimana, quando i vertici della casa tedesca si riuniranno insieme alle alte sfere di General Motors e si comincerà a parlare di come rinnovare la struttura societaria e i progetti per il futuro.
A RISCHIO BOCHUM E ELLESMERE PORT. Pare che nelle intenzioni della casa tedesca ci sia proprio quella di provvedere alla chiusura di non uno, ma ben due stabilimenti.
Per il momento non è ancora arrivata alcuna conferma ufficiale dalle parti in causa, quindi si tratta di indiscrezioni, anche se cominciano a circolare con troppa insistenza.
In base a quanto sostenuto negli ultimi rumors, i due stabilimenti che potrebbero essere chiusi dovrebbero corrispondere a quello di Bochum e quello di Ellesmere Port.
DECISIONI DRASTICHE .In realtà, però, ci sono anche altri due stabilimenti che rischiano di dover finire sul lastrico: si tratta delle fabbriche di Saragozza e di Eisenach, per cui General Motors ha già avviato un’operazione di diminuzione dei ritmi produttivi.
La decisione che potrebbe portare alla chiusura dei due impianti sopra citati è sicuramente condizionata da una sovra produzione eccessiva del marchio Opel in tutto il vecchio continente: il progetto per riportare Opel ad occupare una fetta significativa di mercato prevede la riduzione della produttività per una percentuale che si aggira intorno al 30%.
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