Pare che uil percorso di Fiat fino alla scalata Opel sia arrivato ad un punto critico: le previsioni, e i recenti sviluppi, dicono infatti che General Motors e Magna avrebbero raggiunto un’ipotesi di accordo su Opel: in tal senso, potrebbe quindi partire il prestito ponte e l’amministrazione fiduciaria. A dare conferma a quanto detto, ci sarebbero le prime affermazioni di Sergio Marchionne che ha ribadito come “la vita va avanti ugualmente” e che Fiat non parteciperà alle trattative odierne di Berlino.
Alla base del ritiro di Fiat, ci sarebbe il suk arabo messo in piedi dal governo tedesco per strappare l’ultima concessione ai due pretendenti nella speranza di far pagare loro i buchi di bilancio lasciati dalla casa di Russelsheim. Ancora per bocca di Marchionne riusciamo a cogliere il sentore di quanto sta accadendo:
“Le strategie del governo tedesco assomigliano sempre più a una soap opera brasiliana in un anno elettorale, noi per ora puntiamo decisi sulla collaborazione con Chrysler, gruppo con cui speriamo di trovare un accordo entro il 1 giugno. Ciò non vuole affatto sminuire l’interesse per la ricerca di un possibile accordo con i vertici Opel, Fiat rimane comunque nel negoziato”.
Tuttavia, parole queste del sottosegretario all’Economia tedesco Peter Hintze “sta alla Fiat decidere se, quando e in che modo vuole essere coinvolta nella trattativa”. A prendere la parola, anche Luca Cordero di Montezemolo – presidente del gruppo – che dichiara: “Abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Se ci saranno le condizioni, bene. Oltre non possiamo andare”.
Alla fine l’hanno spuntata i russo-austro-canadesi della MAGNA, assieme alla indebitata e obsoleta casa automobilistica GAZ. E diciamo la verità, ha vinto anche un pò di quello spirito antiitaliano che serpeggiava nel governo tedesco. Al di la di tutto ciò, a mio avviso ora la OPEL si ritrova impoverita dal punto di vista tecnologico. Con FIAT avrebbe potuto utilizzare per i futuri modelli il grosso potenziale tecnologico e progettuale del Gruppo torinese, utilizzando congiuntamente componentistica, piattaforme, motori, acquisti ecc. Ora, forse l’offerta della MAGNA e company sarà stata pure migliore di quella della FIAT, ma per lo sviluppo dei futuri modelli, a chi chiederanno collaborazione? alla obsoleta e malandata GAZ russa? E’ vero che al momento la OPEL dispone di un centro studi di primordine, che faceva riferimento sempre alla General Motors, ma se non viene alimentato, tra qualche anno si ritroverà come si è trovata oggi la CHRYSLER: Una grande Casa automobilistica priva di tecnologia e di progetti di nuovi modelli. Cassetti vuoti negli uffici tecnici!