La prossima generazione della Mini potrà, con ogni probabilità, contare su cinque portiere.
E’ un’indiscrezione che sta circolando ormai da parecchio tempo all’interno di ambienti vicini al marchio MINI, ma ultimamente paiono sempre più fitte e concrete.
Infatti, i tecnici del marchio britannico potrebbe aver pensato allo sviluppo della nuova generazione della citycar compatta con cinque portiere per poter entrare all’interno dell’abitacolo.
RUMORS O REALTA’. In realtà, però, pare più probabile l’ipotesi secondo cui i tecnici MINI potrebbero aver pensato alla realizzazione di una nuova variante della citycar, proprio da affiancare a quella tradizionale a tre porte, avente, appunto, cinque aperture per introdursi nell’abitacolo.
Per il momento, lo sappiamo, sono voci che lasciano il tempo che trovano, dal momento che non è mai bene fidarsi troppo delle indiscrezioni e dei rumros, anche se il marchio britannico, fino ad ora, non ha rilasciato dichiarazioni sull’argomento, né smentendo, ma nemmeno confermando questi rumors.
In realtà, qualche conferma potrebbe arrivare dalla foto spia della nuova generazione di MINI che sta effettuando diversi test su strada: se dovesse spuntare qualche particolare al di sotto delle camuffature, allora ecco che la versione a cinque porte potrebbe davvero divenire realtà in fretta.
NUOVA GENERAZIONE SVELATA A PARIGI. Per il momento non si è ancora a conoscenza, quindi, del numero di portiere che caratterizzerà la nuova citycar che sarà presentata nel corso della prossima stagione autunnale (è ormai piuttosto probabile che la nuova MINI verrà svelata durante l’edizione 2012 del prossimo Salone di Parigi, che si svolgerà nel periodo compreso tra il 29 settembre e il 14 ottobre).
In base alle ultime indiscrezioni il progetto di realizzare una versione a cinque porte della citycar compatta MINI, o anche di proporre universalmente la nuova generazione con cinque porte, potrebbe essere motivata dalle recenti e frequenti critiche che sono arrivate al marchio inglese, oin particolar modo dal mercato degli Usa, che si è dimostrato più di una volta critico nei confronti del ridotto spazio abitativo dell’auto.