Manca la firma della Fiom, da prassi consolidata negli ultimi periodo. Il che non equivale affatto ad avanzare una critica nei confronti di un sindacato assolutamente affine e vicino a una fetta cospicua di lavoratori, tutt’altro. Mentre prosegue il tavolo per definire norme specifiche per il settore dell’auto con il contributo di Federmeccanica, Fim, Uilm, Uglm e Fismic, le stesse parti (insieme ad Assistal) hanno firmato formalmente il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici del 2009 (non sottoscritto dalla Fiom) integrato con l’accordo raggiunto nel 2010 sulla possibilità di derogare al Ccnl.
Il contratto, con scadenza prevista per fine 2012 (la vigenza è triennale, 2010-2012), sarà stampato e distribuito da giugno. I tempi di chiusura del tavolo sulle norme per l’auto non si preannunciano in ogni caso brevi; prima resta da sciogliere il nodo della rappresentanza, oltre alla necessità di indicare il contenitore delle norme stesse. «Non ci sono, ad oggi, soluzioni predefinite», afferma il direttore generale di Federmeccanica, Roberto Santarelli, che torna a parlare dell’ipotesi di prevedere l’alternatività tra contratto aziendale e contratto nazionale: «Per noi è positiva. È una proposta a cui crediamo e che continueremo a tenere alta», dice al termine dell’incontro, sottolineando che comunque allo stato è «una riflessione».
Quanto alla rappresentanza, invece, sia Federmeccanica sia i sindacati dei metalmeccanici chiedono una soluzione, che di fatto accelererebbe il percorso dello stesso tavolo sull’auto e la possibilità, quindi, per la Fiat di rientrare nel sistema confindustriale con le newco di Pomigliano e Mirafiori. «Se non si scioglie il nodo della rappresentanza è difficile fare progressi significativi su questa strada e a questo tavolo», sottolinea Santarelli: «Non è un elemento dirimente, ma è un elemento di difficoltà oggettiva. Le regole sulla rappresentanza oggi sono incomplete», evidenzia. «Ci auguriamo che Cgil, Cisl e Uil trovino il modo di regolamentare questa materia, che ha creato e crea difficoltà», sottolinea il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella. Sul tema della rappresentanza «sarebbe meglio che le confederazioni trovassero loro una quadra», dice anche il segretario generale della Fim, Giuseppe Farina: «Se avvenisse, questo tavolo ne beneficerebbe. Se non avvenisse, non ci risparmieremo a trovare una soluzione anche a questo tavolo». Quanto al ‘contenitorè, se un contratto auto ad hoc o una disciplina specifica con deroghe al contratto nazionale dei metalmeccanici, «solo alla fine – dice Farina – decideremo»; «comunque c’è la volontà di andare avanti», aggiunge Palombella. Sul campo di applicazione, rileva invece il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo, «le aziende della ‘componentisticà si dimostrano interessate ad avere una normativa omogenea ai ‘costruttorì».