Da sempre la Daytona 500 è il Gran Premio più ambito per ogni pilota di Nascar. Vincere a Daytona è quasi come conquistare un mondiale oppure un oro olimpico. Nel corso degli anni l’asfalto di quello che senza dubbio è tra i circuiti più famosi al mondo, ne ha viste di tutti i colori ,infatti tante e molteplici sono le storie che si sono susseguite, alcune delle quali raccontate anche in pellicole cinematografiche come Giorni di Tuono.
Tutto ciò ha contribuito al mito della Daytona 500, gara che non è mai stata come le altre, e che mai lo sarà, infatti proprio durante il Gran Premio del 2001 il celebre Ralph Dale Earnhardt Jr, perse la vita nell’ultimo giro della gara,contribuendo cosi ad accrescere la fama ed il mito della Daytona.
Infatti nonostante sia una gara spettacolare ma al tempo stesso molto pericolosa, resta il trofeo più ambito per ogni pilota, anche perché al tempo stesso è una gara ricca di sorprese, in cui di scontato non c’è nulla.
Infatti nell’arco di 15 giorni proprio sul circuito di Daytona si sono susseguite ben due sorprese: la prima sorpresa porta il nome di Kyle Bush, vincitore del Budweiser Shootout, mentre la seconda sorpresa porta il nome di Matt Kenseth che ieri notte ha conquistato la tanto ambita Daytona 500.
Gara altamente spettacolare, ma al tempo stesso ricchissima d’incidenti. Infatti a fare il giro del mondo ci ha pensato Juan Pablo Montoya protagonista di un incidente quasi mortale. A 43 giri dal termine il pilota colombiano dopo aver fatto sosta e rifornimento ai box, stava cercando di ricongiungersi al gruppo, dopo l’ingresso in pista della saftey car, al rientro in pista un improvviso problema meccanico ha fatto si che perdesse il controllo della sua Chevrolet, che in testacoda è andata a schiantarsi contro un mezzo della sicurezza, causando un incidente non da poco.
Pochi secondi dopo l’urto, le fiamme hanno avvolto sia la macchina di Montoya che il mezzo di sicurezza, facendo temere il peggio al pubblico presente. Ma grazie alla tempestività dei soccorsi il pilota colombiano è uscito indenne dall’abitacolo, trasformatosi in un vero inferno.
Ma quello di Montoya non è stato il solo incidente della serata. Infatti il campione in carica Tony Stewart nel finale di gara è stato autore di una maxi-carambola. Questo però ha favorito Matt Kenseth, che in volata ed in regime di white-green-flag ha conquistato l’ambita vittoria.
Emozionate il duello finale che ha visto Kenseth prendere il comando venendo però tallonato da Biffle e Dale Earnhardt Jr, i quali però hanno dovuto accontentarsi di vedere Kenseth tagliare il traguardo. Dunque la classica d’inizio stagione, dopo 3 rinvii per pioggia, maxi tamponamenti, e duelli mozzafiato è passata agli archivi regalando come nella più classica della tradizione Nascar, tanto divertimento e spettacolo, certificando che per il campione in carica Tony Stewart sarà una stagione tutt’altro che facile.
Ordine di arrivo Daytona 500
1 Matt Kenseth
2 Dale Earnhardt Jr
3 Greg Biffle
4 Denny Hamlin
5 Jeff Burton
6 Paul Menard
7 Kevin Harvick
8 Carl Edwards
9 Joey Logano
10 Mark Martin
11 Clint Bowyer
12 Martin Truex Jr.
13 Marcos Ambrose
14 Bobby Labonte
15 Dave Blaney
16 Tony Stewart
17 Kyle Busch
18 Terry Labonte
19 Tony Raines
20 Ricky Stenhouse Jr.
21 Ryan Newman
22 Landon Cassill
23 David Gilliland
24 Regan Smith
25 Casey Mears
26 David Reutimann
27 Elliott Sadler
28 Joe Nemechek
29 Kasey Kahne
30 Michael McDowell
31 Jamie McMurray
32 Brad Keselowski
33 Aric Almirola
34 A.J. Allmendinger
35 Trevor Bayne
36 Juan Montoya
37 David Stremme
38 Danica Patrick
39 Kurt Busch
40 Jeff Gordon
41 Robby Gordon
42 Jimmie Johnson
43 David Ragan
Photo Credits | Getty Images
1 commento su “NASCAR 2012, La Daytona 500 apre la stagione”