Terremoto in casa Busch, il 33enne pilota nativo di Las Vegas è stato sospeso dalla commissione Nascar dopo quanto accaduto domenica scorsa durante il Gran Premio di Dover.
Vista la squalifica il più vecchio dei fratelli Busch non potrà prendere parte al Gran Premio del prossimo weekend che si correrà a Pocono per aver risposto in malo modo ad un giornalista.
RISPOSTA SBAGLIATA Pagherà a caro prezzo la mancanza di rispetto avuta nei confronti del giornalista Bob Prockass, reporter di Speed TV.
Durante il Gran Premio il pilota di Las Vegas vincitore del campionato 2004 in più di una occasione ha mostrato di essere abbastanza nervoso, infatti Busch era stato prima multato per aver rischiato d’investire i meccanici del collega Ryan Newman, uscendo in modo decisamente pericoloso dalla propria piazzola di sosta nei box.
A fine gara in cui arrivato quarto, Busch ha avuto una accesa discussione con il collega Justin Allgaier in merito ad un contato avuto in gara.
Ciò ha incuriosito e non poco Prockass il quale avvicinandosi ai due piloti ha cercato di capire cosa stesse accadendo, cosi da buon giornalista di provata esperienza il reporter di Speed tv ha chiesto prima ad Allgaier cosa stesse accadendo, il quale ha risposto in modo molto ironico affermando che stessero scambiando vedute in merito alle condizioni meteo.
Successivamente Prockass ha rivolto la stessa domanda a Busch il quale già nervoso dalla multa avuta, non ha esitato nel rispondere in malo modo al reporter dicendo:
La probation mi impedisce di picchiarti in questo momento per le domande stupide che mi fai. Ma siccome sono in probation, forse non dovrei dire nemmeno questo. Se tu volessi parlare di fatti relativi alla gara, potremmo parlare di fatti relativi alla gara, Bob.
Come se non bastasse il pilota ha interrotto la replica del giornalista
Non riguarda la gara. Sei qui per provocare. Sei qui solo per provocare.
Visto l’atteggiamento poco professionale del pilota, la Nascar non ci ha pensato su due volte, squalificando il pilota fino al prossimo 13 giugno, dimostrando ancora una volta che il rispetto per il lavoro altrui viene prima di tutto, a differenza di quanto spesso e volentieri accade nel nostro paese, dove soprattutto i giocatori di calcio sono protagonisti di grandissime mancanze di rispetto nei confronti di colleghi e giornalisti.
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