La Nano di Tata è senza ombra di dubbio riuscita ad attirare l’attenzione dei media internazionali: in parte per la sua “esotica” provenienza (India) ma, soprattutto, per il basso prezzo con il quale è stata immessa sul mercato (1.250£).
E se questo veicolo fosse troppo economico per essere sostenibile? L’ipotesi è ormai divenuta molto più che una speranza delle case automobilistiche rivali di Tata Motors, tanto che addirittura Ratan Tata (boss dell’azienda indiana), nel corso di una riunione con gli azionisti, ha affermato che, se tutti i costi delle materie prime venissero accollati all’utenza finale, vi sarebbe un crollo delle vendite, ma al contempo, se i costi rimanessero tutti sulle spalle dell’azienda, quest’ultima incontrerebbe dei seri problemi di bilancio.
Situazione davvero spinosa. Ce la farà Tata a non aumentare i prezzi della Nano e rimanere “in sella”? Staremo a vedere.