La berlina accessibile a tutti di Tesla, la Model 3, sembra essere meno accessibile di quello che si pensava, ma non per il prezzo, ma per i tanti problemi di produzione, che non consentono ancora di vederla sul mercato. Qualità e assemblaggio sono i principali problemi che stanno ritardando il lancio ufficiale, e il titolo inizia a risentirne in borsa. Il problema principale della Tesla è quello di passare da una produzione artigianale, usata oggi per i modelli più costosi, il Model S e il Model X che vengono vendute a 100.000 euro, ad una produzione di massa come quella che si vuole fare per il Model 3, che invece vuole essere un modello poco costoso, sui 35mila euro, e da produrre in molti più esemplari. I ritardi sono già notevoli, visto che delle 5mila consegne previste per l’ultimo trimestre dell’anno appena passato, solo 860 sono andate a buon fine. Il resto dei clienti sta aspettando. Il volume di vendite per l’ultimo trimestre è stato sostenuto, con quasi 30mila veicoli venduti, di cui 15.200 Model S e 13.120 Model X.
Nei programmi, la Tesla doveva produrre 5mila Model 3 ogni 7 giorni, e passare da una produzione artigianale e di nicchia, ad una industriale di grande livello. Secondo l’azienda invece ora, di Model 3 se ne producono mille a settimana, ma non si hanno miglioramenti sugli aumenti di produzione.