Una scuola guida piuttosto particolare e dal fascino indiscusso visto che la Michael Schumacher Driving Experience può annoverare tra i suoi istruttori niente meno che il pluri-iridato della Formula 1. L’obiettivo della scuola guida, aperta dal tedesco ex Ferrari in Spagna presso l’Ascari Race Resort, è quello di insegnare ad andare veloci.
Too fast? Very good, anzi. Mucho bueno! A patto, ben inteso, che non si diventi un pericolo per il prossimo e che si sappia con coscienza quello che si fa. Già effettuate le prime prove che hanno concesso all’istruttore Schumi di mostrare agli adepti come controllare una vettura ad alte prestazioni anche in caso di guida al limite. Nella fattispecie, Schumacher insegna a schiacciare il pedale con sicurezza e cognizione di causa.
Schumi non è nuovo al tentativo di scovare talenti e giovani promesse da servire su un piatto d’argento – chissà mai – al circus della Formula Uno: ci prova da sempre, ne è fede l’apertura in terra nativa di una scuola guida per quanti volessero cimentarsi con il Kart. Si chiama Michael Schumacher Kart Center, aperto a Kerpen: una vera e propria cittadella del kart con piste all’aperto e al chiuso, un centro per gli eventi, bar, ristorante e quant’altro. Non solo: nel corso degli anni – quasi investito da una vocazione che riusciamo a comprendere benissimo – si è reso disponibile in più di una circostanza campagne e percorsi volti alla divulgazione di una guida sicura. Ultimo in ordine di tempo (aprile 2008), in tal senso, è l’essersi prestato quale testimonial dell’iniziativa Bacardi Limited Global Social Responsibility con l’adesione alla campagna “Champions Drink Responsibly“: Schumi spiegò in maniera efficace che l’alcool e l’automobile sono elementi tra loro lontani. Lontanissimi. Lo disse a chiare lettere:
“Voglio diffondere il messaggio che bere e guidare non possono coesistere. E’ un tema a cui tengo molto. L’evento è stato appagante per me quanto lo è stato per i miei passeggeri”.